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Pioli: "Inutile guardarsi indietro, dobbiamo fare un girone di ritorno migliore dell'andata"

ANSA
Pioli: "Inutile guardarsi indietro, dobbiamo fare un girone di ritorno migliore dell'andata"
Pioli: "Inutile guardarsi indietro, dobbiamo fare un girone di ritorno migliore dell'andata"AFP
Il tecnico del Milan mette in guardia i suoi: "Udinese? Non ci sono partite di provincia"

"Non dobbiamo avere timori ma invece la volontà e la lucidità per essere performanti al massimo. Il campionato è difficile e vogliamo fare un girone migliore. Inutile guardarsi troppo indietro, quello che conta è la prestazione di domani, abbiamo avuto sicuramente una buona settimana": lo dice il tecnico del Milan Stefano Pioli alla vigilia della sfida contro l'Udinese, squadra contro cui i rossoneri non vincono da novembre 2020. "

"Il Milan deve fare più punti possibili, vogliamo questo da ogni singola partita. Non ci sono partite di provincia - avverte il tecnico - o partite di cartello. Esistono partite da tre punti e domani vogliamo tornare a casa col bottino pieno". Pioli è convinto, infatti, che i conti si faranno alla fine: "Si guarda alla nostra classifica. Noi dobbiamo fare un girone di ritorno migliore dell'andata. Dobbiamo fare tanti punti e vittorie. Poi guardare la classifica tra tre o quattro mesi. Dobbiamo guardare né avanti né indietro".

Su Adli e Leao

Interrogato su due giocatori come il regista Adli, da poco diventato titolare, e il numero 10 Leao, l'allenatore rossonero ha voluto incensare la crescita del francese, migliore dei suoi nel recupero palla: "La velocità non è la caratteristica migliore. Ciò che conta è l'atteggiamento. Essere il miglior recuperatore di palloni significa che l'atteggiamento è stato importante. La sua caratteristica principale è l'inventiva, ma sa che in quel ruolo è importante crescere in fase difensiva. È cambiato il fatto che cambiando posizioni in campo ci ho parlato e ci poteva essere posto. Lui ha dato disponibilità. Non ha ancora completato il passaggio al nuovo ruolo, ma sta facendo bene. Se prima c'erano dubbi sul nuovo ruolo, ora no".

Riguardo il funambolo portoghese, l'allenatore milanista ha fatto capire cosa gli chiede: "Ora gioca di più con la squadra, con più passaggi chiave e assist. Più dentro la manovra. Determinante per noi, anche quando non segna. Obbliga spesso gli avversari a scivolare su di lui e crea spazi. Siamo il secondo miglior attacco e Leao è molto importante. Anche quando non è incisivo ci crea spazio e ci porta via avversari. Abbiamo cambiato il modo di attaccare. Ci sono meno spazi e ripartenze, deve fare movimenti più accentuati".

Sul mercato

Poi, l'allenatore rossonero è stato interrogato relativamente alle possibili operazioni di mercato, con la società che ha nel mirino un rinforzo in mezzo e uno in difesa. Il tutto tornando alla metafora sdoganata da Massimiliano Allegri giorni fa relativa alla corsa a due tra Inter e Juventus, che il tecnico livornese ha definito una sorta di 'guardie e ladri': "Se ci sarà la possibilità possiamo fare qualcosa sul mercato a centrocampo. Abbiamo perso Krunic, Bennacer è in Coppa d'Africa... A me piaceva giocare a nascondino e poi fare tana libera tutti".

Poi, la discussione è stata spostata in difesa, dove Pioli ha una sua certezza:"Kjaer è un leader, tecnico ed emotivo. Sa parlare bene e tanto. Un giocatore importante". E riguardo al possibile rinforzo, traccia un identikit: "Deve essere un difensore completo, per giocare al Milan devi essere completo. Impostare, difendere, solido...".