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Papu Gomez rompe il silenzio: "Procedimento disciplinare non in linea con le regole"

ANSA
Papu Gomez
Papu Gomez AFP
Il calciatore del Monza ha spiegato la sua versione degli eventi, precisando di aver "deferito la questione ai suoi legali".

Il Papu Gomez rompe il silenzio e fornisce la propria versione dopo la positività riscontrata a un test antidoping nel novembre. 

"A seguito delle recenti notizie pubblicate sul mio conto in relazione a una possibile infrazione antidoping, comunico ai media e all'opinione pubblica innanzitutto la conferma che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato sanzionatorio antidoping della Commissione spagnola con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni", spiega il calciatore. 

"Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping. Non ho mai avuto e non avrò mai l'intenzione di ricorrere a una pratica vietata", risponde.

Gomez enumera le ragioni della propria posizione: "L'ipotesi di reato deriva dalla presenza di terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l'uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio. Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole".