Palladino: "Speravo di avere 6 punti", D'Aversa: "Un episodio ha cambiato la partita"
Con 4 punti dopo quattro partite, Raffaele Palladino confessa di essere indietro rispetto alla tabella di marcia che si era prefisso. "Speravo di avere 6 punti", confessa il tecnico del Monza. "Lo trovo normale, gli scontri diretti li voglio vincere. Ma oggi credo che abbiamo giocato la partita perfetta, probabilmente la migliore da che sono qua. Sento l'aspettativa dell'ambiente, segno che si vuole alzare sempre l'asticella. Ma io sono sempre molto equilibrato".
"Abbiamo fatto 25 tiri in porta e non siamo riusciti a fare gol" sottolinea dopo l'1-1 con il Lecce: "Anche oggi mi sarebbe piaciuto vedere più cattiveria e convinzione. Ci dovremmo preoccupare se non arrivassimo lì davanti, ma le occasioni le abbiamo create. Questa settimana ho fatto calciare molto in porta i ragazzi - dice il mister -. Mi piacerebbe portare al gol sia gli attaccanti che i quinti, come nelle altre zone di campo. Ci manca un pizzico di lucidità".
Non è un posto in Europa, sfiorata lo scorso anno, l'obiettivo del Monza. Palladino lo dice chiaramente dopo l'1-1 con il Lecce: "Assolutamente no. Ma non perché io non ci creda. Semmai perché è un campionato complicato e il nostro obiettivo sarà sempre la salvezza. Una volta acquisita questa, potremo pensare al resto. Ma vediamo che le medio-piccole fanno punti e lì dietro ci sarà un costante saliscendi", prosegue Palladino. "Lasciamo stare l'Europa, vedremo più avanti", aggiunge.
Il commento di D'Aversa
Il tecnico del Lecce, dal campo sembrava entrata sul pallone Roberto D'Aversa, dopo l'1-1 del suo Lecce in casa del Monza storce il naso per l'espulsione di Baschirotto al 10' della ripresa: "Un episodio che ha cambiato la partita", dice il tecnico dei salentini.
"Dal campo sembrava che l'entrata fosse stata sul pallone. Ma soprattutto mi sarebbe piaciuto vedere lo stesso metro di giudizio", continua D'Aversa, riferendosi al giallo dato a Birindelli e che per il mister dei pugliesi sarebbe potuto essere rosso.
"Ci sono persone preposte che saranno eventualmente chiamate a prendere decisioni. L'errore fa parte dell'essere umano".