OPINIONE: Perché Milinkovic Savic è il giocatore giusto per rimpiazzare Adrien Rabiot
Inseguito a lungo, sogno proibito (per le cifre chieste da Lotito) dei bianconeri, il "Sergente" Milinkovic-Savic (28) potrebbe finalmente quest'estate approdare a Torino. Certo, la concorrenza per il centrocampista serbo non manca di certo, ora che il presidente della Lazio è costretto a scendere a più miti consigli per via del contratto in scadenza. Su tutte quella dell'Inter, ma nonostante la pessima annata tra campo e fuori campo con la penalizzazione che l'ha spedita in Conference League, la Juventus ha buone carte da gettare sul tavolo. Innanzitutto il gradimento del giocatore, a lungo corteggiato e poco turbato dall'impossibilità di giocare la Champions League, ma soprattutto le contropartite tecniche che potrebbero far gola alla squadra di Lotito per abbassare la richiesta "ufficiosa" di 40 milioni di euro, che potrebbero in realtà essere dieci di meno con l'aggiunta di bonus.
Il primo è Luca Pellegrini, che i biancocelesti vorrebbero trattenere ma senza sborsare il 15 milioni richiesti per il riscatto definitivo, poi il cavallo di ritorno in casa Juve, Denis Zakaria, e infine il metronomo in prestito al Monza, Nicolò Rovella. Operazioni slegate che però potrebbero essere aggiustate proprio dal passaggio del serbo. Sul giovane regista, in sede di trattativa, non sono da escludere ritrosie bianconere vista l'età del giocatore e il buon campionato disputato agli ordini di Raffaele Palladino. Sarebbe un sacrificio sicuramente più duro da digerire, vista l'assenza di un vero playmaker in casa Juve e la perdita di un giocatore stimato su cui si potrebbe costruire la Juve che verrà. Però è anche il giocatore che più interessa ai biancocelesti.
Un upgrade nei numeri
La Juventus potrebbe sferrare l'assalto decisivo a Milinkovic-Savic quando si troverà costretta a sostituire Adrien Rabiot (28) in scadenza, se il francese deciderà di rifiutare la proposta di rinnovo. Proprio con il centrocampista bianconero il serbo della Lazio condivide, oltre l'età e il ruolo, il primato di centrocampista più prolifico della Serie A considerando tutte le competizioni.
Ci sono però dei distinguo da fare. Al di là del numero di gol simile, ciò che balza subito agli occhi è la cifra doppia di assist sfornati da Milinkovic-Savic in biancoceleste. Rispetto a Rabiot il centrocampista della Lazio ha infatti una predisposizione maggiore a trovare il corridoio vincente per i compagni, nonostante i suoi movimenti da attaccante in grado di convergere da sinistra e destra verso il centro per andare a realizzare.
Se il centrocampista bianconero dopo stagioni opache ha vissuto quest'anno il suo massimo a Torino, grazie anche all'ottimo rapporto instauratosi con il tecnico Massimiliano Allegri, il "Sergente" laziale può vantare una costanza sicuramente maggiore nella sua esperienza a Roma. Rabiot, cresciuto tecnicamente quest'anno fino a esplodere, ha avuto anche una maturazione psicologica importante tanto da diventare il leader del centrocampo. A Milinkovic-Savic viene invece spesso imputata una mancanza di personalità a livello internazionale (con club e Nazionale) ma in Serie A il suo peso si fa sentire eccome.
Un upgrade tecnico
Ciò che più conta, pensando a un nuovo innesto che dovrebbe sostituire al meglio il titolare in partenza, è comunque l'adattabilità al gioco, o meglio le caratteristiche tecniche. Ed è qui che Milinkovic-Savic sulla carta può fare la differenza rispetto a Adrien Rabiot.
Come si può vedere dal grafico Opta sopra riportato, il centrocampista serbo della Lazio stravince nei tocchi di palla (86 a 24) e nel possesso (53 a 30) indice non soltanto di un piede più educato ma anche di una maggiore predisposizione al fraseggio e alla costruzione del gioco, dove invece il francese della Juve è carente, avendo nelle sue caratteristiche maggiore inclinazione alle sortite offensive come incursore, doti che peraltro ha anche Milinkovic-Savic.
Caratteristiche visibili sul terreno di gioco, perché se Rabiot eccelle nel ribaltare subito l'azione in velocità, mangiando il campo in verticale, Milinkovic-Savic preferisce arrivare in zona offensiva attraverso gli scambi con i compagni. Visto lo scarso possesso palla della Juventus di Allegri, il serbo porterebbe in dote una qualità che si sposa perfettamente con quelle di Locatelli, Pogba o Fagioli, cioè gli indiziati a ricoprire le altre posizioni a al suo fianco. Milinkovic-Savic, nella cerniera di centrocampo della Juve, potrebbe finalmente innalzare la qualità nel possesso, qualcosa che il tecnico ha ricercato invano con l'acquisto di Leandro Paredes, che non ha reso come ci si aspettava.
L'utilità nello scacchiere bianconero
Se l'affare andrà in porto, Allegri potrebbe decidere di non affidare il gioco a un playmaker specifico, dopo il fallimento dell'argentino e di Locatelli nel ruolo per motivi diversi (più a suo agio come mezzala il secondo), ma ridisegnare la squadra basandosi sulla qualità di palleggio di centrocampisti bravi anche nella costruzione. Qualcosa che con il tecnico livornese finora non si è mai vista proprio per le caratteristiche dei giocatori, mentre stavolta avrebbe a disposizione tutti uomini capaci di rivestire quel ruolo, e quindi scambiarselo, durante la partita.
Il "Godot" invano atteso nel dopo-Pirlo, quel fulcro del gioco capace di fare la differenza, non si è trovato, e se non si ha il coraggio di puntare sull'ottimo ma ancora forse inesperto Rovella (meriterebbe comunque una chance), un giocatore come Milinkovic-Savic, capace di dialogare a centrocampo e sfornare assist agli attaccanti, potrebbe essere un eccellente piano B rispetto alle intenzioni iniziali. Senza contare che porterebbe in dote quantomeno la stessa capacità realizzativa del francese, peraltro mostrata soltanto quest'anno dal 28enne di Saint-Maurice.