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Notte folle al Maradona: Giroud stacca il Milan da terra, Politano e Raspadori firmano la rimonta

Antonio Moschella
Il gol di Raspadori
Il gol di RaspadoriAFP
Dopo un primo tempo finito 0-2 per gli ospiti, il Napoli reagisce d'orgoglio e di cuore trova il pari definitivo

Fuoco, fiamme e tantissimi andirivieni. La sfida notturna tra Napoli e Milan al Maradona si è accesa di luce propria, illuminando Fuorigrotta e anche il calcio italiano di follia ed emozioni. Perché le grandi sfide sono anche questo, contese senza esclusione di colpi e con giocate meno studiate e più spontanee. Ma anche di mosse classiche, come i due colpi di testa con i quali Olivier Giroud ha messo i rossoneri in una condizione di doppio vantaggio. Il tutto dopo otto partite di fila senza segnare. Poi ha visto Napoli. Ed è risorto. Contro la sua vittima preferita in Italia, alla quale ha segnato in totale già cinque gol, sebbene nel primo acuto la responsabilità di Rrahmani e di Meret è stata elevatissima.

Complice anche una marcatura approssimativa, per usare un eufemismo, di un Rrahmani che ha notato la differenza tra gli impalpabili attaccanti dell'Union e un centravanti campione del mondo e di mondo, capace di fare la differenza in due metri di altezza e poco più. Il primo tempo di marca rossonera, nel quale Politano falliva un'occasione clamorosa sullo 0-1, vedeva il Milan arrembare in continuazione e sfiorare a più riprese il terzo gol, che sarebbe stato quello del K.O.

Le statistiche annuali di Giroud
Le statistiche annuali di GiroudFlashscore

Rivoluzione Garcia

All'intervallo, un fischiatissimo Rudi Garcia cercava il coup de théatre inserendo tre giocatori nuovi, tra i quali Ostigard per il bocciatissimo Rrhamani, e passando al 4-2-3-1, associando Raspadori a Simeone per creare più occasioni nelle vie centrali. Poi, però, la svolta è arrivata dalla destra, dove Politano si è redento del gol sbagliato nel primo tempo e ha trovato con un fulmine di sinistro il gol dell'1-2. Un fulmine che spaccava le nubi rossonere in cielo e apriva uno scorcio di azzurro, ridando animo e fiducia al Maradona e a tutti i calciatori partenopei. Il capitano Di Lorenzo, imbeccato sempre da un ispiratissimo Politano, si vedeva ribattuto il pallone da un Maignan dopo non irresistibile su un cross dalla destra.

Ma a rimettere in pari la situazione era un bolide di Raspadori, che da oltre venti metri lanciava una sassata telecomandata nell'angolo difeso dal portiere avversario, che però vedeva partire tardi un tiro velocissimo e perfettamente diretto al limite sinistro della porta. Le fiammate azzurre, però, si esaurivano dopo il pari, ed entrambe le squadre iniziavano a mostrare segni di fatica degli impegni continentali giocati in settimana.

Finale thrilling

Nel finale l'espulsione di Natan per doppia ammonizione dava quel pizzico di linfa mentale in più agli ospiti, che con Calabria avevano la chance di sparigliare, ma il capitano rossonero non trovava la porta. L'ultima, però, era sul sinistro di Kvaratskhelia, che dopo una partita frizzante e vivace andava via e sparava col sinistro le sue ultime ma fiebili energie, che non gli permettevano di calciare in modo incisivo e preciso, stimolando la respinta d'istinto di Maignan.

Calava così il sipario di una sfida impressionante a livello di adrenalina, con il Milan a imprecare per aver sprecato il doppio vantaggio, che poteva essere più abbondante dopo i primi 45 minuti, e il Napoli che vede il bicchiere mezzo pieno per la rimonta. Una rimonta, però, che non toglie i problemi cronici a livello tattico della squadra di Garcia. Il tutto mentre l'Inter e la Juve allungano in cima...

Le statistiche del match
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