L'incerta soluzione della vicenda Osimhen rappresenta il freno a mano tirato della nuova gestione del Napoli che De Laurentiis ha affidato all'ossessione della vittoria che Antonio Conte porta con sé per infiammare le ambizioni di squadre e tifosi. Come È successo con Juve, Chelsea e Inter, con lui i risultati arrivano, ma pretende il massimo da società e giocatori. Del resto, dopo il flop del 2024 (37 punti in meno rispetto all'anno scudetto) si può solo migliorare.
E dopo aver rinforzato la difesa con Buongiorno e Marin, aver puntato su Spinazzola come esterno sinistro e aver già venduto alcuni esuberi come Lindstrom e Ostigard, che hanno portato nelle casse del club circa 30 milioni, il Napoli è però adesso fermo sul mercato. Il tutto per colpa della mancata situazione relativa al centravanti nigeriano, non gradito dal tecnico salentino, che invece ha richiesto il suo fido Romelu Lukaku.
Quest'ultimo, che si sta allenando consapevole di doversi far trovare pronto, potrebbe entrare in un'operazione che vede lo stesso Osimhen andare al Chelsea, proprietario del cartellino del belga. Viste le mancate offerte di un certo tipo per il nigeriano, che guadagna 10 milioni netti l'anno e vanta una clausola di 120 milioni, il rebus potrebbe venire risolto da questo accordo.
Il tutto al netto del "sì" dell'attaccante africano, che a Londra non disputerebbe l'amata Champions League. Lukaku, invece, dovrebbe accettare un ribasso dell'ingaggio, che passerebbe dai 7,5 con i Bleus ai 6 netti con gli azzurri. Conte spinge per avere il suo pupillo, che sicuramente non arriverà in tempo per il debutto in campionato, previsto domenica pomeriggio contro il Verona.
Formazione attuale: (3-4-2-1)
Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Spinazzola; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori.