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Napoli, da Gallardo a Conte: le due opzioni suggestive ma opposte per sostituire Garcia

Antonio Moschella
Da Gallardo a Conte, le due opzioni suggestive per sostituire Garcia
Da Gallardo a Conte, le due opzioni suggestive per sostituire GarciaProfimedia
L'argentino può contare sul legame atavico tra il suo paese e la città, mentre il salentino rappresenta il tecnico di spessore per il salto di qualità

Con Rudi Garcia sulla graticola, visto anche il calore quasi estivo ancora presente, la temperatura in casa Napoli si fa sempre più calda dopo tutte le ultime vicissitudini sportive e non. Mentre minaccia di non voler partecipare alla Supercoppa italiana che si giocherà in Arabia, Aurelio De Laurentiis ha ammesso che quello tra lui e il tecnico francese è "un momento no". La sconfitta in casa contro la Fiorentina ha aperto a uno scenario semi apocalittico.

La fiducia a tempo che sembra essere stata conferita al transalpino, tuttavia, sembra essere solo dovuta alla mancanza di alternative vere e proprie a disposizione. Due, però, tengono banco adesso per prestigio e curriculum. Entrambi sono in questo momento senza panchina. E, per questo, papabili per un palcoscenico importante come quello del Maradona.

Il Re d'America

Marcelo Gallardo è stato per otto anni il factotum di un River Plate capace di vincere tutto in Sudamerica, ivi comprese due edizioni della Libertadores. Da lui è arrivato l'impulso per far ripartire il club Millonario dopo la vergognosa retrocessione in Serie B nel 2011. Fine stratega ma anche dotato di un notevole carisma per entrare nella testa dei calciatori, l'ex trequartista è considerato il Re d'America dei tempi recenti per quanto conquistato con il River.

Il suo eventuale arrivo a Napoli sarebbe sulla scia della continua e florida relazione tra l'Argentina e la città partenopea. Una relazione iniziata negli anni '50 con Bruno Pesaola, continuata da Enrique Omar Sivori, anch'egli ex River, e poi sublimata da Diego Armando Maradona, che però è sempre stato un simbolo del Boca. L'ultimo argentino a infiammare i cuori azzurri è stato Gonzalo Higuain, scuola River, al quale sicuramente Gallardo farà capo in caso di accettare la panchina azzurra. Amante del gioco armonioso, l'argentino sembrerebbe il profilo più adatto per sostituire Garcia, anche per la sua dedizione al 4-3-3 tanto caro a Di Lorenzo e compagni.

L'uomo del salto

L'altro nome è invece quello di Antonio Conte, un tecnico capace di imprese non da poco come quella di rialzare la Juventus dopo gli anni bui post Calciopoli, rimettendola al comando del calcio italiano, ma anche come quello di far rendere al massimo l'Italia agli Europei del 2016, nonché demiurgo dell'Inter campione d'Italia nel maggio del 2021. L'allenatore salentino è il profilo giusto per poter alzar l'asticella e motivare i calciatori di un gruppo che porta ancora lo Scudetto sul petto e necessita di una scossa emotiva.

Il principale aspetto che non convince riguardo un possibile suo impiego da stratega al Napoli è quello tattico: Conte ama giocare con la difesa a tre, qualcosa che stravolgerebbe non poco l'idea di gioco degli azzurri, che in questo momento, tra l'altro, dispongono di solamente di due difensori centrali. Altro aspetto da non sottovalutare il suo ingaggio pauroso: al Tottenham l'ex Ct azzurro percepiva un ingaggio da 14 milioni netti, praticamente il triplo di quello riservato a Garcia oggi e a Spalletti ieri. Un impedimento non da poco per De Laurentiis, che dovrebbe trovare un escamotage per far accettare a Conte un'offerta sicuramente inferiore.