Napoli-Atalanta: sfida tra due deluse, un anno dopo la magia da Scudetto di Kvaratskhelia
Scucito virtualmente dalla maglia del Napoli già nel mese di ottobre, lo Scudetto iniziò a prendere davvero forma e colori sullo sfondo azzurro poco più di un anno fa, il 19 marzo 2023, quando in campo al Maradona era scesa l'Atalanta. Saldamente primi dalla settima giornata, agli albori della 26esima gli uomini di Luciano Spalletti erano chiamati a debellare quella che allora era settima in classifica ma rappresentava comunque un'enorme minaccia per il suo modo di interpretare il calcio.
Ficcante nelle ripartenze e rivale ostico per una squadra come quella azzurra che giocava e faceva giocare, la squadra bergamasca approcciò la sfida di Fuorigrotta con il coltello tra i denti e il corpo pronto a sudare a più non posso. E soltanto una genialità di Khvicha Kvaratskelia, che poi sarebbe stato eletto miglior giocatore del torneo, riuscì a sciogliere il nodo di gordio gasperiniano, firmando l'assolo giudicato come il più bello del campionato.
Delusioni
Oggi, la situazione è invece leggermente diversa. Perché l'Atalanta che arriva a Napoli è settima e avanti di due punti rispetto agli azzurri, viaggiando più o meno alla stessa velocità di crociera del'anno scorso, mentre i partenopei hanno vissuto un disastroso crollo nell'anno in cui sarebbe stato glorioso quanto meno lottare per confermarsi ai vertici fino in primavera. Da un lato c'è dunque la forte delusione dei padroni di casa, rimasti con l'unica speranza di aggrapparsi alla disperata al treno che porta alla Champions League, mentre dall'altro si ravvisa la tristezza degli ospiti che, dopo una serie di esborsi importanti sul mercato, su tutti quello dello sfortunatissimo El Bilal Touré, infortunatosi gravemente a inizio campionato, hanno fallito l'affermazione come quarta realtà della Serie A.
Partendo dal presupposto che per i lombardi non si può parlare di fallimento, mentre per i campani l'insuccesso è palese, la sfida di domani al Maradona assume per entrambe un significato importantissimo. Perché è uno scontro diretto per un sesto posto che significa accesso diretto all'Europa League e potrebbe anche rappresentare un viatico per lanciarsi verso la rimonta per i posti Champions, lontani ma non irraggiungibili.
Senza Kvara e CDK?
Il pareggio, tutto sommato, non serve a nessuna delle due, perché un punto non smuoverebbe la classifica. Perdere, invece, sarebbe un colpo durissimo da assimilare, a nove giornate dalla fine. Uno spareggio in piena regola quello di Fuorigrotta, dove tra l'altro l'allenatore di casa Francesco Calzona rischia di dover rinunciare proprio a Kvaratskhelia, che nello scontro tra Georgia e Grecia di martedì, nel quale i suoi hanno conquistato il primo storico accesso all'Euro 2024, ha rimediato un infortunio muscolare che con ogni probabilità lo lascerà fuori dai convocati.
Gasperini potrebbe avere un problema simile, con il belga Charles De Ketelaere che sembra poco propenso a recuperare anch'egli dalla lesione rimediata in nazionale. Più ottimista, invece, sembra la situazione di Teun Koopmeiners, senza dubbio il faro degli orobici nella stagione attuale e miglior marcatore con 12 reti, due in più proprio di CDK. La contesa si preannuncia infiammata, con nessuna delle due squadre che potrà perdere l'ultima occasione per provare davvero a innescare lo scatto decisivo verso il traguardo Champions. Un traguardo che per i campioni d'Italia in carica sarebbe dovuto essere il minimo sindacale, prima di scatenare una stagione quasi da incubo.