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Mourinho e il cuore di Roma: "Questa connessione con i tifosi non è normale"

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Mourinho
MourinhoAFP
Il tecnico portoghese confessa il segreto del successo: "Abbiamo preso la vecchia filosofia ovvero perdere di uno o di dieci è uguale, abbiamo finito di giocare con cinque attaccanti con Belotti quinto di destra".

E' un Mourinho ovviamente contento quello che ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il 2-1 della sua Roma contro il Lecce.

Il tecnico portoghese ha parlato della mossa che ha portato al ribaltone finale in favore della Roma: "Abbiamo preso la vecchia filosofia ovvero perdere di uno o di dieci è uguale, abbiamo finito di giocare con cinque attaccanti con Belotti quinto di destra".

Il merito però è da suddividere: "I ragazzi sono straordinari, il pubblico è straordinario, con una squadra che perde in casa non è normale questa connessione con i tifosi".

Sul match, "nel primo tempo la partita poteva essere quasi finita per noi, nel finale hanno avuto cuore e hanno risposto a una situazione di grande rischio", anche perchè "il Lecce è una squadra ben organizzata e allenata e con quei tre attaccanti veloci in contropiede e dispiace per loro".

Poi termina con una battuta: "Dispiace per Falcone che è un grande romanista ma contro la Roma para davvero tutto".

Lukaku sensibile

José Mourinho ha anche commentato il gol del centravanti belga contro il Lecce, valso tre punti.

"In Lukaku abbiamo fiducia, ma lui è un giocatore ultra emozionale, è molto sensibile. Quando sbaglia nel primo minuto, poi il suo cuore piange e lui soffre. Per questo non poteva esserci cosa migliore che la possibilità di segnare all'ultimo minuto il gol della vittoria. Dormirà meglio anche Romelu. Lui è un ragazzo con un cuore grande".

"Era troppo importante vincere oggi - continua Mourinho -. Perdono la Lazio, l'Atalanta, il Milan, qualcuno fra Juve e Fiorentina. Di solito non succede e non potevamo sprecare quest'occasione. Sono tre punti importanti. Oggi è stato possibile grazie al cuore, alla mentalità e alla connessione con il tifo".

Le verità di Dybala

Poi parlando della gara di Dybala ha spiegato: "Ha fatto delle cose bellissime nel primo tempo, Paulo è importante per noi. Ma non penso che quello che abbiamo visto in tutti in questi minuti in campo siano la verità su quelle che sono le sue condizioni. Infatti a fine partita ho parlato con lui, gli ho detto che sarebbe meglio non viaggiare con la squadra in Europa, mi ha risposto "no no, voglio andare e giocare. Dybala è questo".