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Milan, che succede? Theo-Leao in protesta, Fonseca già in discussione e Ibra in vacanza

I giocatori del Milan a testa bassa dopo l'ennesima prova negativa
I giocatori del Milan a testa bassa dopo l'ennesima prova negativa AFP / DANILO DI GIOVANNI / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Una situazione surreale per i rossoneri, partiti con il piede sbagliato in questa stagione con diversi episodi che fanno riflettere.

72esimo minuto di Lazio-Milan, cooling break per le due squadre all'Olimpico: i giocatori rossoneri si avvicinano alla panchina per dissetarsi e ricevere istruzioni da Paulo Fonseca. Tutti tranne due, perchè Rafa Leao e Theo Hernandez hanno deciso di rimanere dal lato opposto del campo uno accanto all'altro, ignorando tra l'altro l'invito del nuovo arrivato Tammy Abraham ad unirsi al gruppo.

Un gesto che non fa certo bene al mondo Milan, e nonostante fossero entrati da poco in campo, rendendosi tra l'altro protagonisti di un'azione corale splendida culminata con il gol del pareggio, nulla può scusare il comportamento infantile dei due, a cui non costava nulla aggregarsi alla squadra per caricarsi e darsi un'ulteriore spinta per cercare una vittoria tanto attesa dai milanisti. 

“Non ci sono problemi e non dobbiamo crearli. Io sono una persona sincera e dico la verità. Non mi nascondo. Stavolta vi dico che non ci sono problemi. Ho parlato con loro in settimana e hanno accettato bene la scelta”, ha spiegato Fonseca nel post partita per spegnere il dibattito.

E Theo, a raffreddare la polemica: “Eravamo entrati da due minuti, non avevamo bisogno del cooling break. Non era nulla contro squadra e allenatore. Ora dobbiamo continuare a lavorare per vincere tutti insieme”.

Le parole di Fonseca in seguito al gesto di Theo e Leao
Le parole di Fonseca in seguito al gesto di Theo e LeaoFlashscore/EnetPulse

Niente sta andando secondo i piani per il club rossonero, partito con il piede sbagliato in tutto e per tutto. 

Tre partite e zero vittorie, difficoltà nel trovare il sistema di gioco adeguato e una facilità disarmante nel prendere gol. E dire che Paulo Fonseca è stata la scelta numero due assoluta della società milanese, che ha accantonato allenatori come Antonio Conte, Thiago Motta e De Zerbi per puntare prima su Julien Lopetegui, rifiutato a gran voce dai tifosi, e poi sul portoghese ex Roma. 

Difficile immaginare uno scenario peggiore per i tifosi del diavolo, con una squadra sgretolata e un allenatore già in bilico dopo aver racimolato solamente 2 punti, subendo inoltre tantissimi gol (sei, al pari con il Lecce). 

La situazione del Milan in classifica, 14esimo con 5 gol fatti e 6 subiti
La situazione del Milan in classifica, 14esimo con 5 gol fatti e 6 subitiFlashscore

Un equilibrio difficile ora da ritrovare, causato non solo dall'impatto negativo del tecnico sulla squadra, ma anche dai comportamenti di quelli che dovrebbero essere due senatori (e capitani) del Milan. 

Atteggiamenti poco professionali, confusione manageriale e... Ibrahimovic in vacanza. 

In seguito al match di ieri all'Olimpico contro i biancocelesti, sono anche partiti bordate di fischi nei confronti dei giocatori rossoneri, salvati da diversi applausi per l'unica nota positiva di questo avvio di stagione, ovvero Strahinja Pavlović. 

Una sola pedina però non può di certo fare la differenza in un gruppo apparso non collaudato e, se la sintonia tra l'allenatore e i senatori del club si è già spezzata, non rimane molto da fare alla società.

Se però quest'ultima non si mostra in pubblico a supporto della squadra o si nasconde e lascia correre episodi come quello di Theo e Leao, non si può che pensare che non sia in grado di gestire come si deve un club così blasonato e storico, lasciandolo in pasto alla gogna mediatica senza intervenire e mancando di serietà e affidabilità.