McKennie: “La Juve e la Serie A mi hanno cambiato", Pulisic: "Magari un giorno insieme..."
La sfida di domani pomeriggio tra Juventus e Milan sarà una delle più attese del weekend calcistico italiano. E sebbene non ci sia in ballo lo Scudetto, si tratta sempre di una partita storica. Ad analizzarla prima del fischio d'inizio sono stati Weston McKennie e Christian Pulisic, due statunitensi che fanno ormai parte delle due grandi realtà del calcio nostrano.
I due hanno parlato in un'intervista doppia al canale nordamericano Espn, dove hanno raccontato l'inizio della loro amicizia. A iniziare è lo juventino: "La prima volta che io e Christian ci siamo incontrati eravamo a Carson, in California, eravamo a un camp con 80 ragazzini in quattro bus che ci portavano dal campo all’hotel. Io per caso ero seduto dietro di lui e stavamo pensando a come festeggiare un gol, io lo spruzzavo con una bottiglietta. Siamo diventati amici così: io avevo paura di prendere l’ascensore e lui mi accompagnava su per le scale per 11 piani dopo l’allenamento... ".
Il centrocampista bianconero parla anche del fatto che i due siano sempre 'costretti' a sfidarsi: "Non so come siamo riusciti sempre a giocare per due squadre avversarie. È stato un bellissimo percorso fino a qui e spero che continui, ma si dice che se sei amico da più di 10 anni sei amico per sempre e spero che sia davvero così".
Cambio
Per lo juventino, il campionato italiano ha supposto un grande punto di inflessione nella sua carriera: "Questo campionato mi ha permesso di crescere specialmente dal punto di vista tattico e nel senso della posizione. Prima, in Germania ero il “tuttofare” e correvo davvero ovunque, cercavo di arrivare ad ogni palla e magari correvo 50 metri quando magari bastava che ne corressi 20 per arrivare allo stesso risultato".
Diventato un elemento cardine della Juventus targata Massimiliano Allegri, il nordamericano ha dunque ringraziato la sua squadra e il nuovo modo che ha conosciuto di fare calcio: "Credo che l’Italia mi abbia aiutato molto in questo perché il campionato è molto tattico e anche molto difensivo e sono cresciuto molto misurandomi con le squadre di Serie A".
Futuro insieme?
Poi, tocca all'attaccante rossonero, che dichiara: "Ci conosciamo da davvero tanto tempo come ha detto ed è incredibile che abbiamo sempre giocato per squadre rivali. Magari un giorno giocheremo per la stessa squadra, chi lo sa. Ci divertiamo a giocare uno contro l’altro, non solo in campo ma in ogni cosa, giochiamo insieme ai videogiochi...".
Per l'ex Chelsea i destini dei due, che si incroceranno domani, sono molto simili: "Come detto è successo in questo modo, però penso che abbiamo avuto sempre molto chiari in mente i nostri obiettivi e abbiamo parlato spesso di giocare ai massimi livelli in Europa. Ed è davvero fantastico essere riusciti a realizzarlo".
Poi, l'ultimo pensiero di McKennie: "È semplicemente andata così, lui è andato in Germania per primo e io sono andato a Dortmund, poi io sono passato allo Schalke 04 poi sono arrivato in Italia e ora lui è al Milan: è piuttosto divertente come sia andata a finire. Immagino che sia l’universo che ci fa stare sempre vicini...".