Manita della Fiorentina, che batte il Frosinone e torna a vincere dopo quattro giornate
Dopo quattro turni in cui la Fiorentina aveva collezionato un solo punto, contro il Frosinone è arrivato un rotondo 5-1 che rilancia i viola verso il quarto posto, distante due sole lunghezze (anche se l'Atalanta ha una gara in più).
Il Frosinone incassa l'ennesimo k.o. in trasferta ma conserva cinque punti sul Verona terzultimo.
Il match
Parte meglio il Frosinone, ma la Fiorentina al primo tentativo colpisce una traversa con Lucas Beltran su azione d'angolo.
Cinque minuti dopo, al 16esimo, una bella giocata di Ikone sull'out destro trova Andrea Belotti in area di rigore e l'ex Roma porta in vantaggio i suoi con una deviazione aerea.
Tre minuti dopo Jonathan Ikone si mette in proprio e, complice una netta deviazione di Caleb Okoli, raddoppia per la squadra toscana.
Un risultato severo per i ciociari, pericolosi con Demba Seck e Abdou Harroui ma due volte vicini allo 0-3 (tiro ravvicinato di Rolando Mangragora alto di poco, e conclusione larga di Nico Gonzalez).
Ma il 3-0 arriva comunque poco prima dell'intervallo, con l'incornata di Lucas Martinez Quarta su corner calciato da Cristiano Biraghi.
La ripresa inizia con due cambi nelle file dei laziali (Pol Lirola e Simone Romagnoli per Seck e Monterisi), e con la quarta rete viola con un destro al volo imparabile di Nico Gonzalez al minuto 7.
Sotto di quattro reti, un risultato sicuramente eccessivo visto quanto dimostrato in campo, il Frosinone trova però la forza per creare nuove occasioni, una su tutte quella di Kaio Jorge su cui è provvidenziale Pietro Terracciano, e trova il gol della bandiera con il calcio di punizione di Luca Mazzitelli, deviato dalla barriera.
Tra i tanti subentrati (Arthur, M'Bala Nzola, Antonin Barak, Pietro Comuzzo, Marco Brescianini, Walid Cheddira e Reinier) si mette in luce soprattutto Giacomo Bonaventura, che sfiora il 5-1 con un diagonale che sfila a centimetri dal palo difeso da Marco Turati.
Ma c'è spazio per il quinto gol, che arriva grazie ad Antonin Barak a cui viene attribuita la paternità del gol dopo una carambola fortunosa.