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Lotito vuole lo stadio di proprietà e lancia una frecciata alla Juve

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Il Flaminio visto dall'alto
Il Flaminio visto dall'altoTwitter
Il patron biancoceleste, che ha ammesso che "il Flaminio è una delle ipotesi", si è detto contento della propria campagna acquisti: "Il nostro progetto è diventato credibile. Quando ho preso la Lazio era un Cenerentola, mentre ora è un punto d'arrivo", riferendosi al trasferimento nella capitale di Rovella e Pellegrini

"Stiamo lavorando per dare uno stadio alla Lazio e alla collettività. Vedrete che con il tempo, spero il più breve possibile, potremo dare delle risposte". Lo ha detto stamattina Claudio Lotito, presidente della Lazio, ai microfoni di Radio Roma Sound fm90.

"Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà. Il Flaminio? È una delle ipotesi su cui stiamo lavorando". 

"Non è una gara con la Roma"

Claudio Lotito
Claudio LotitoProfimedia

Quando gli è stato chiesto se il nuovo impianto arriverà prima di quello della Roma, il patron ha risposto in maniera diretta.

"L'approccio è sbagliato. Qui non conta chi arriva prima, non stiamo facendo una gara. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di andare e la rispettino perché la considerano casa propria".

"Lazio punto di arrivo"

Il patron biancoceleste si è, inoltre, detto contento della propria campagna acquisti ("il nostro progetto è diventato credibile. Quando ho preso la Lazio era un Cenerentola, mentre ora è un punto d'arrivo") e, allo stesso tempo, ha mandato una frecciatina alle grandi.

"Una volta i nostri giocatori erano oggetto di attenzioni dei grandi club e, storicamente, è sempre successo che acquistassero giocatori da noi. Mentre oggi è capitato al contario e siamo noi ad aver acquistato giocatori dai grandi club e ha capito a chi mi riferisco (alla Juve, ndr)". 

"Penso di aver messo il club nelle condizioni di poter avere una squadra competitiva. In campo non ci vado io ma spero che i giocatori possano esprimere tutto il loro potenziale per giocarsela alla pari, se non di più, con le altre formazioni".