Locatelli e "il gol del destino", dopo sette anni il centrocampista è pronto alla svolta
Ha detto che ci ha pensato, Manuel Locatelli. E non poteva essere altrimenti, dato che dopo sette anni esatti dal suo primo centro da professionista in un Milan-Juventus giocato a San Siro è stato lui a decidere nuovamente questo scontro così simbolico. A maglie invertite ma anche a situazioni invertite. Perché se nel 2016 i rossoneri erano in totale processo di ripartenza, o sarebbe più appropriato affermare che vivevano ore drammatiche - oggi sono i bianconeri a dover ripartire.
E la squadra di Massimiliano Allegri lo ha fatto con Locatelli in cabina di regia. Un regista atipico quello nato e cresciuto calcisticamente proprio in rossonero. Lui che non ha avuto (giustamente) remore nell'esultare ieri sera per un gol che potrebbe dare ai suoi la sferzata giusta per smuovere la stagione è stato nuovamente protagonista un 22 ottobre. Stavolta il tiro non è stato pulito e all'angolo inarrivabile, ma deviato e finito in quel centro della porta lasciato scoperto da un Mirante che è stato ingannato all'ultimo momento da una deviazione di Krunic.
Svolta?
La deviazione beffarda e simbolica di come una Juventus in dieci uomini abbia necessitato un piccolo aiuto da parte del destino per avere ragione di un Milan alle corde dalla fine del primo tempo potrebbe essere il definitivo segnale di svolta. Per Locatelli e per la Vecchia Signora. Il primo gol in stagione del centrocampista bianconero, grande ex di turno ieri, arriva dopo un digiuno lunghissimo che risale al 9 gennaio 2022, quando il nativo di Lecco aveva colpito la Roma in un'agonica vittoria in rimonta per 4-3 all'Olimpico.
Nella stagione attuale il centrocampista 25enne risulta terzo nel minutaggio globale per Allegri, dietro solamente a Rabiot e Bremer. Un attestato di stima assoluta da parte del tecnico bianconero, che lo reputa adatto sia come interno sia come sentinella davanti alla difesa per fare prima da frangiflutti e poi da fionda. Numeri a parte, che lo vedono finora autore di un gol e di un assist nell'annata in corso, Locatelli sembra aver preso una volta per tutte in mano la mediana bianconera, della quale è l'unico attuale candidato a fare da direttore d'orchestra, vista anche la squalifica di Fagioli.
Oggi, il mattatore del match di San Siro, che ha camminato su un ricorso storico al contrario, è una delle certezze della Juventus che cerca la sua identità. E potrebbe aver firmato lui la grande svolta in una stagione nella quale Madama punterà tutto sul campionato, puntando a fare da guastafeste di lusso.