Lecce, Gotti non abbassa la guardia: "Col Cagliari scontro diretto, non siamo salvi"
Tornare da Cagliari con la certezza quasi aritmetica della permanenza in serie A con tre turni di anticipo. Il Lecce di Luca Gotti vola in Sardegna con l'obiettivo dichiarato di chiudere la pratica campionato, forte anche della spinta dei 415 tifosi giallorossi che sosterranno i calciatori nello stadio cagliaritano.
"Si tratta di uno scontro diretto con le giornate che diminuiscono, e questi sono punti fondamentali per raggiungere gli obiettivi - dichiara il tecnico del Lecce Luca Gotti -. A Cagliari l'ambiente è vicino alla squadra, esiste un gruppo unito e coeso, così come accade nel nostro contesto. Andranno alla ricerca di punti decisivi, così come noi".
Il Lecce viene considerato già salvo, ma Gotti mette avanti le mani: "Non commento le parole degli altri - dice -. Il Lecce forse è già salvo, probabilmente lo è, ma non è la realtà, questo è il mio unico modo di vedere le cose. Finché la matematica non è raggiunta dobbiamo cercare punti. Soltanto quando la nave sarà ormeggiata in porto faremo discorsi consuntivi".
Il recupero a centrocampo
Sul fronte formazione il tecnico può sorridere per il recupero del centrocampista Ramadani: "Può partire dall'inizio - ammette Gotti -. È stato fuori dal gruppo per una decina di giorni, ma sembra che non sia successo nulla. Lui dispone di qualità e generosità, sembra che non si sia mai fermato".
Il maestro Ranieri
Infine un passaggio sul tecnico che incontrerà: "Ranieri saprà bene come contrastarci. Lui è un maestro, lo ritengo un punto di riferimento per ciò che ha fatto e comportamentale per come interpreta il ruolo di allenatore nel lungo periodo: e penso a lui quando mi chiedo come mi piacerebbe essere. La partita di domani non sarà una gara tattica, ma dipenderà molto dall'atteggiamento, anche perché il Cagliari è una squadra un po' britannica", conclude Gotti.