Le scelte della redazione: Milan-Juve su tutto, Rudi nella fatal Verona e pure Pirlo trema
Verona-Napoli
La fatal Verona, la stessa che regalò lo scudetto al Napoli di Maradona, potrebbe decidere anche le sorti di Rudi Garcia. E già, perché il tecnico francese non può davvero permettersi il lusso di commettere un passo falso.
Durante la pausa per le nazionali, il presidente De Laurentiis ha fatto capire che non lo ha ancora cacciato perché non è riuscito a trovare un sostituto di suo gradimento, ma una sconfitta al Bentegodi potrebbe indurlo ad accelerare i tempi della propria decisione.
Di certo, l'infortunio di Victor Osimhen non è una buona notizia per l'ex allenatore della Roma costretto a sperare nella vena di Kvaratskhelia, con il quale ha avuto da ridire a Genova.
Dalla sua, il Verona ha l'obiettivo di allontanarsi dalla zona calda della classifica, sebbene, dopo un avvio convincente, gli scaligeri sono reduci da tre sconfitte e due pareggi negli ultimi cinque incontri.
Milan-Juventus
Il match clou della nona giornata di Serie A andrà in scena a San Siro, dove il Milan di Stefano Pioli riceve la visita della Juventus di Massimiliano Allegri. E laverità è che entrambi gli allenatori hanno più di qualche grattacapo.
I rossoneri, infatti, non potranno contare su Mike Maignan, leader indiscusso della retroguardia milanista, dopo la squalifica comminatagli dal giudice sportivo per l'espulsione rimediata a Genoa, e Theo Hernandez.
Sul fronte opposto, oltre ai problemi di infermeria, Allegri dovrà far fronte alla squalifica di Nicolò Fagioli, che rimarrà fuori per i prossimi sette mesi, che si aggiunge a quella di Paul Pogba.
Il tecnico toscano dovrà essere bravo a gestire la situazione perché la natura delle rispettive squalifiche, scommesse e doping, e il rumore che si è creato intorno potrebbero distogliere l'attenzione dall'obiettivo: la Champions League.
Parma-Como
La sconfitta di Venezia ha fatto male alle ambizioni del Parma. La squadra di Pecchia, però, ha avuto quasi due settimane di tempo per mandare giù il rospo e proiettarsi verso la gara contro il Como sesto in classifica con sei punti, ma anche una partita in meno dei ducali.
Lariani che, dalla loro, sono reduci dalla sconfitta casalinga incassata contro la Cremonese. In entrambi i casi, insomma, l'ultima giornata di campionato ha riportato con i piedi per terra due squadre che sanno di poter e dover essere protagoniste fino alla fine.
Dopo la grande prestazione di Catanzaro e prima di Venezia, i gialloblu avevano steccato soltanto al Tardini contro la Sampdoria mentre ora devono guardarsi le spalle dal Palermo che grazie alle sue tre vittorie di fila si è rifatto sotto: un punto e una gara in meno per i rosanero che lunedì ricevono la visita dello Spezia.
L’ultimo confronto ufficiale tra le due compagini risale al 18 marzo scorso quando il Como si impose per 2-0. Un altro passo falso, però, rischierebbe di intaccare quelle sicurezze che Pecchia pensava di aver dato alla propria creatura.
Sampdoria-Cosenza
Sfida tra la quinta della classe e la penultima. E in fondo non ci sono i calabresi, bensì la Sampdoria di Andrea Pirlo che contro il Cosenza si gioca molto più dei tre punti. E già, perché sebbene il nuovo proprietario del club, Matteo Manfredi, ci abbia tenuto a confermarlo, un altro passo falso potrebbe rimettere in discussione la sua posizione.
"Pirlo è la nostra guida, ci porterà fuori di qui. Siamo consapevoli che il nostro allenatore sia un campione e abbia le competenze - lui, il suo staff, la squadra - per portarci fuori da questa situazione. Dobbiamo lavorare di più, la qualità è indiscussa. C’è una data chiara ipotizzata per la quale ci aspettiamo di essere in A, ma non è oggi. Quest’anno c’è una opportunità, ma l’obiettivo è la solidità aziendale", ha assicurato Manfredi alla Gazzetta dello Sport.
Con il rientro di Depaoli e Pedrola Pirlo potrebbe tornare al 4-4-2. A favore dei blucerchiati, il bilancio che vede la squadra ligure imbattuta contro i lupi della Sila: 6 vittorie e 3 pareggi con 17 gol fatti e 8 subiti.
Sul fronte opposto, però, ci sarà una squadra che scenderà in campo con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere e, per questa ragione, molto più pericolosa.