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Lazio, Pedro il "fenomeno" che ha stregato Lotito e che fa impazzire Sarri

Raffaele R. Riverso
Pedro
PedroProfimedia
Maurizio Sarri lo adora: "Non sbaglia mai nelle partite importanti". Il suo palmarés, del resto, parla per lui e, non a caso, Lotito non se lo vuole far "scappare". E lui non vuole andar via: "Il rinnovo? Perché no, sono felice qui"

"Non possiamo lasciarci scappare questo fenomeno". Claudio Lotito non ha nemmeno avuto bisogno di ricorrere a un latinismo per fare i complimenti a Pedro Rodriguez. Un giudizio secco e coinciso, in linea con le caratteristiche tecnico-tattiche del canterano del Barcellona.

Nemmeno Maurizio Sarri si è mai sforzato di nascondere la propria predilezione per un calciatore che, nonostante vinca e segni da 15 anni, non è mai stato apprezzato a dovere: "Pedro alla Roma ha avuto un anno strano, ma è un calciatore che non sbaglia mai nelle partite importanti. È tecnico, veloce. Sento un debole per questo tipo di giocatori. Penso che sia un po' sottovalutato", assicurò il tecnico toscano dopo averlo portato via da Trigoria.

In realtà, era stata la Roma a scaricarlo perché a José Mourinho non piaceva: "È stato molto complicato. Mi hanno lasciato fuori dalla squadra e nessuno degli allenatori mi ha parlato. Non sapevo nulla di questa vicenda", ha ammesso il giocatore.

E chissà quanto il suo passato blaugrana sia pesato sul giudizio dell'ex allenatore del Real Madrid. E già, perché il Barcellona di Pedrito è stato il peggior incubo dell'intera carriera dello specialone. E l'attuale attaccante della Lazio non era di certo un comprimario, bensì uno dei protagonisti principali di quella squadra. Sempre a modo suo, con discrezione.

Basti pensare che, nell'anno del Sextete (2009) vinto dalla splendida squadra allenata da Pep Guardiola, l'unico a segnare in tutte e sei le competizioni fu proprio l'attaccante originario delle Isole Canarie. Nemmeno un certo Lionel Messi ci riuscì. Due stagioni più tardi, fu uno degli eroi blaugrana a Wembley, mettendo il proprio nome a referto tra i marcatori della finale di Champions League, vinta dal Barça contro il Manchester United.

Otto anni dopo, nel 2019, lo spagnolo segnò in un'altra finale continentale, quella dell'Europa League vinta con il Chelsea proprio agli ordini di Sarri. Un record, questo, che detiene assieme ad altri cinque calciatori Allan Simonsen, Hernán Crespo, Dmitri Alenichev e Steven Gerrard.

L'ultimo primato risale, invece, a poche settimane fa. Grazie al gol firmato contro l'Az Alkmaar in Conference League, infatti, Pedro è diventato l'unico calciatore ad aver segnato in tutte e tre le competizioni europee per club. E, del resto, basta dare un'occhiata anche rapida al suo palmarés per capire con che tipo di calciatore abbiamo a che fare: un Mondiale, un Europeo, cinque titoli di Liga, tre Coppe del Re, quattro Supercoppe di Spagna, tre Champions League, tre supercoppe europee, due mondiali per club, una Premier League e una FA Cup.

Eh no, un fenomeno del genere la Lazio non se lo può davvero far scappare: "Rinnovo? Dobbiamo parlarne con il presidente, ma sono felice qui. Ho sempre parlato molto bene della Lazio. Cercheremo di trovare la migliore decisione possibile".