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La Serie A alla sosta: Inter e Napoli hanno qualcosa in più, ma la Juve c'è, il Milan invece...

Raffaele R. Riverso
Antonio Conte e Thiago Motta aspirano al trono di Simone Inzaghi
Antonio Conte e Thiago Motta aspirano al trono di Simone InzaghiCredit: ČTK / imago sportfotodienst / IMAGO
Le prime sette giornate di campionato hanno confermato che sono la squadra di Conte e quella di Motta le principali avversarie dell'Inter campione d'Italia

La Juventus è l'unica squadra del campionato italiano a non aver ancora perso nemmeno un incontro. Il Napoli ha, infatti, pagato la falsa partenza agostana con il terribile 3-0 rimediato all'esordio contro il Verona, mentre l'Inter è stataa superata dal Milan nel derby.

Eppure, il timore dei tifosi bianconeri è che gli azzurri e i nerazzurri possano avere una marcia in più con la quale affrontare la logorante corsa verso lo scudetto 2024-2025. E già, perché la rosa a disposizione di Simone Inzaghi è sicuramente superiore a quella di Thiago Motta, mentre Antonio Conte, a parità di condizioni con il collega bianconero, non ha le coppe.

E il Milan? Beh, è complicato escludere un club come quello rossonero dai giochi già a ottobre. Tuttavia, le sensazioni trasmesse dalla squadra di Paulo Fonseca in queste prime sette giornate sono tutt'altro che esaltanti. Anzi, la verità è che senza la vittoria nel derby, quasi sicuramente, ci sarebbe un altro sulla panchina del Diavolo.

Uno che farebbe rispettare le gerarchie: "Sono incazzato. Il nostro rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Gli ho parlato e ho detto che non deve succedere più", ha assicurato il lusitano dopo gli errori dal dischetto di Theo e Abraham a Firenze.

Lotta aperta

Nei prossimi cinque turni di campionato non capiremo, forse, chi vincerà lo scudetto, ma sicuramente chi non potrà optare al titolo di campione d'Italia. Al rientro, dopo la pausa per le nazionali, la Juventus ospiterà allo Stadium la Lazio di Marco Baroni con la quale condivide il terzo posto in classifica, mentre l'Inter sarà ospite della Roma all'Olimpico.

Sette giorni più tardi, il Derby d'Italia a San Siro con l'Inter che il 10 novembre riceverà anche la visita del Napoli che, dalla sua, al Meazza, ci giocherà dieci giorni prima contro il Milan. Insomma, un numero ragionevole di scontri diretti per delineare i nuovi equilibri della Serie A dopo il campionato vinto in scioltezza dai nerazzurri la scorsa primavera.

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Ed è proprio questa, la buona notizia per il calcio italiano: la Serie A, infatti, sembra essere di nuovo competitiva anche ai piani alti (l'anno prima a vincere a mani basse era stato il Napoli) e questo aggiunge senza dubbio emozione a un torneo che, a differenza di Liga e Premier, non può contare sui calciatori più mediatici del pianeta per attirare l'attenzione.

Allenatori top

Quello che è certo, però, è che queste prime settimane di competizioni hanno confermato che la Serie A può contare su alcuni dei migliori allenatori dell'intero panorama calcistico mondiale. Al netto del frettoloso e inspiegabile esonero di Daniele De Rossi, persino Marco Baroni sta dimostrando un livello di cui alla vigilia era sicuro soltanto Claudio Lotito che, però, a quanto pare, ci ha azzeccato anche questa volta.

Su tutti, però, ci sono proprio Simone Inzaghi (entrato persino nel radar dello United per sostituire Erik ten Hag), Antonio Conte e Thiago Motta. L'allenatore dell'Inter ha fatto vedere al mondo che si può giocare alla pari contro il City di Pep Guardiola anche al City of Manchester (e contro i nerazzurri Rodri c'era ancora) e ha archiviato con tre vittorie in una settimana la sconfitta nel derby come se si fosse trattato di un semplice, per quanto doloroso, incidente di percorso.

Dalla sua, invece, Thiago Motta ha dimostrato ai propri tifosi che si può essere solidi in difesa e, allo stesso tempo, brillanti in attacco, sebbene il tecnico italo-brasiliano dovrà capire come migliorare i risultati della propria squadra in casa, perché senza un fortino sicuro sul quale poggiare le basi della propria classifica non può esserci scudetto.

E poi c'è da risolvere, tutti assieme, il rebus lasciato in difesa dall'infortunio di Bremer, costato non a caso, contro il Cagliari, il primo gol incassato dall'inizio della stagione: "Ci dispiace per lui che è un grande calciatore, è chiaro che intanto il mister si dovrà arrangiare con i calciatori che ha che sono di valore e vediamo come reagirà la squadra. Poi a gennaio vedremo se ci saranno delle possibilità, ma è ancora tanto presto", gli ha mandato a dire il dt bianconero, Cristiano Giuntoli.

A Napoli, invece, Antonio Conte ci ha messo davvero poco a restituire il sorriso ai tifosi azzurri, reduci da una stagione terribile, fatta di delusioni e amarezze. 

L'allenatore leccese si gode, infatti, una squadra rinvigorita da una sontuosa campagna acquisti che può davvero puntare a lottare fino alla fine. Anche perché sono ancora molti i calciatori a sua disposizione che sanno come si vince uno scudetto. E anche lui, per dirla tutta, non sembra aver dimenticato come si fa...