La Lega Serie A ha deciso: Bologna-Milan rinviata, Milan infuriato: "Incomprensibile"
Ora è ufficiale: Bologna-Milan è stata rinviata a data da destinarsi.
Ha vinto la linea rossoblu contro la volontà del Milan di giocare. La decisione è stata presa dopo la riunione della Lega Calcio, che ha provato in tutti modi a far disputare comunque la partita. Diverse alternative erano state prese in considerazione, tra cui lo svolgimento del match a porte chiuse al Dall'Ara, il trasferimento dell'evento sul campo neutro di Como o su quello di Empoli. Alla fine però sono sorti problemi anche sui piani B e c'è stata la decisione sul rinvio.
Un'ipotesi all'inizio scartata immediatamente dalla Lega, la quale, una volta arrivata la comunicazione del sindaco di Bologna, si era messa subito al lavoro per sistemare la questione e provvedere al regolare svolgimento del match
Scaroni non ci sta: "Decisione incomprensibile"
All'uscita dagli uffici della Lega Serie A il presidente rossonero era visibilmente contrariato: "La partita è rinviata perché con una decisione a mio avviso incomprensibile il sindaco ha vietato che la gara si giocasse anche a porte chiuse. Non ho capito perché. Di fronte all'ordinanza del sindaco abbassiamo la testa".
Fenucci: "Scelta saggia, incasso della partita salvaguardato e devoluto alle persone colpite"
La decisione è stata invece accolta con favore dall'ad del Bologna Claudio Fenucci: "C'è una situazione oggettiva di difficoltà della zona dello stadio, ci sono stati anche dei crolli: al di là della solidarietà che sempre esprimiamo a favore delle famiglie, c'erano anche delle situazioni oggettive che rendevano difficile la disputa della partita a Bologna. Mi sembra che il rinvio sia la scelta più saggia e giusta anche perché consente di salvaguardare l'incasso della partita, di cui parte verrà devoluto alle persone colpite".
Casini: "La data più probabile è febbraio"
Sulla decisione si è espresso anche il presidente della Lega Lorenzo Casini, precisando di essere stato spiazzato dalla decisione del sindaco, visto che in questi casi normalmente interviene il prefetto: "Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio. Ci sarebbe il giorno di Natale, come ipotesi, ma stiamo valutando. Spostare Verona-Milan? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto".
L'ordinanza del sindaco
L'incontro tra le due squadre di Serie A è saltato a causa del maltempo, motivo per il quale ieri (giovedì 24 ottobre) il Comune di Bologna aveva annullato l'evento attraverso una nota ufficiale sui social.
Il sindaco Matteo Lepore, dopo aver sentito il questore e il prefetto, aveva firmato un’ordinanza per rinviare l’incontro in programma sabato 26 ottobre: “A seguito dell’alluvione che ha interessato il Comune di Bologna dal 19 ottobre in alcune zone della città ed in particolare nel quartiere Porto-Saragozza (proprio dove si trova lo stadio Dall’Ara), sono in corso intense attività di ripristino della situazione nelle aree pubbliche e nelle proprietà private. Le intense piogge di questi giorni e le previsioni meteorologiche per le prossime giornate non consentono di prevedere il ritorno alla normalità nelle prossime ore, vista anche l’Allerta meteo emessa per la giornata di domani”
La presenza di migliaia di persone in quella zona interessata da pesanti alluvioni avrebbe creato “notevoli difficoltà alle operazioni in corso”, aggravando “il contesto in cui già si trova quella zona, creando rischi per l’incolumità e la sicurezza delle persone”.
Il problema del rinvio e il piano B
Un eventuale rinvio, però, avrebbe fatto slittare il match al 2025 (3 aprile come prima data possibile), questione che è stata discussa nell'assemblea di Lega avvenuta stamattina alle 11:30.
Incastri di calendario troppo complessi e l'accordo con le autorità di Como e Empoli per spostare la gara su un campo neutro: un piano B ben delineato vista la posizione mantenuta dal Sindaco di Bologna e dal Prefetto Visconti che, visto il perdurare di disagi e pioggia, hanno negato la possibilità di giocare al Dall'Ara.
La posizione della Curva Andrea Costa
Il tifo organizzato del Bologna, appena venuto a conoscenza della forte volontà della Lega Serie A di far giocare il match, ha preso una decisione immediata mandando un chiaro messaggio: “Ognuno di noi sta vivendo in questi giorni la tragedia che ha colpito la nostra città e il nostro territorio. Non ci sono più lacrime".
"Ora parlerà l’orgoglio che ci contraddistingue e che ci farà rialzare. Nelle nostre famiglie, nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri luoghi di aggregazione. Nonostante il fango che ci sta ostacolando, la fatica a raggiungere il posto di lavoro, la fatica nello spalare via col fango un’intera vita. Si fa fatica a vivere.
Non si può pensare al pallone oggi. Non si possono muovere 35.000 persone in una delle zone più colpite della città, mentre c’è chi a pochi metri di distanza è fuori da casa. Fuori da casa sua.
Qualora si decidesse comunque di giocare a porte aperte, i gruppi della Curva Andrea Costa diserteranno Bologna-Milan in programma sabato. E considereranno complici tutti quelli che vorranno mettere in scena uno spettacolo grottesco. Società, istituzioni o pubblico che sia. Ora c’è altro da fare”.