La Lazio ritrova il gioco, i punti e le magie di Luis Alberto: espugnato il Maradona
Al Maradona Maurizio Sarri cerca risposte e, soprattutto, punti. Dopo due sconfitte nelle prime due giornate la Lazio si presenta all'appuntamento con due obiettivi: ritrovare il gioco e mettere fine alla serie di sconfitte che, perdendo stasera, sarebbe storica: i biancocelesti non hanno mai perso le prime tre partite di fila. Rudi Garcia invece cerca conferme e la terza vittoria consecutiva per mantenere il passo e non perdere contatto con le milanesi, partite a spron battuto.
Sarri si affida al tridente in attacco formato da Immobile, Felipe Anderson e Zaccagni in attacco, con Cataldi in regia coadiuvato da Kamada. Soltanto panchina per il nuovo arrivato Guendouzi. Tridente anche per Garcia, con Osimhen al centro dell'attacco e Kvaratskhelia con Politano sulle fasce. Davanti alla difesa c'è Lobotka. Panchina per il neoarrivato Lindstrom.
Primo tempo
Parte meglio il Napoli con uno scatenato Kvaratskhelia che prima vede il suo tiro deviato e poi si trova di fronte un grande Provedel che manda sopra la traversa la botta da fuori area. La Lazio però è viva e reagisce: al 30' Felipe Anderson e Luis Alberto collezionano un gol da favola, con il brasiliano che entra in area dalla destra e di punta, con un tocco da calcetto, serve lo spagnolo che si inventa un colpo di tacco morbido che beffa Meret.
La gioia però dura poco perché il Napoli due minuti dopo trova il gol del pareggio con un tiro da fuori di Zielinski deviato da Romagnoli che inganna Provedel. Ora la partita aumenta di ritmo e prima è Felipe Anderson a penetrare in area murato da Juan Jesus, poi è Olivera a provare la botta al volo su cross di Di Lorenzo ma la palla finisce alta.
Secondo tempo
Il Napoli esce dagli spogliatoi con la voglia di piazzare il colpo del ko e Zielinski prova ancora la botta da fuori, ma il tiro è centrale e Provedel non ha problemi a neutralizzarlo. La Lazio si difende, riparte e cuce azioni da favola ancora sull'asse Felipe Anderson-Luis Alberto, ispiratissimi stasera. Il brasiliano inizia l'azione, lo spagnolo la rifinisce con un velo leggiadro e Kamada di sinistro infila Meret con un diagonale secco. È il 52' e la Lazio è in vantaggio.
Il Napoli prova a reagire ma i biancocelesti restano compatti e a centrocampo giocano che è una bellezza. Sarri lancia Guendouzi richiamando in panchina Kamada. Proprio il nuovo entrato confeziona la rete del terzo gol laziale: riceve palla a centrocampo e serve Zaccagni sulla corsia, che entra in area approfittando di una difesa del Napoli altissima e infila Meret. Il Var però interviene e segnala fuorigioco, salvando così la truppa di Rudi Garcia. Guendouzi però è ispiratissimo e prova a vendicare l'assist negato con un gol: il suo tiro sporcato da Mario Rui termina nell'angolino alla sinistra di Meret. Ancora una volta interviene il Var e annulla per un fuorigioco di Zaccagni che farà discutere, visto che la palla arriva al francese dopo un tocco di Di Lorenzo.
Due gioie negate per il francese al debutto e per la Lazio, che però continua a fare gioco e sembra molto più in palla di un Napoli poco ispirato. Garcia, che aveva già sostituito Kvaratskhelia con Raspadori, prova a pescare il jolly dalla panchina mandando in campo il nuovo acquisto Lindstrom al posto di Politano. Il cambio però non ha l'effetto sperato e nel finale per rinforzare l'attacco manda in campo anche Giovanni Simeone al posto di Zielinski. Ad andare più vicina alla marcatura però è ancora la Lazio, con Zaccagni che penetra in area ma angola troppo e la palla esce alla sinistra del palo difeso da Meret.
Nel finale il Napoli prova a schiacciare la Lazio, che non riesce più a ripartire ma si difende con ordine, Lindstrom ha un'ottima occasione nel finale ma spara altissimo a due passi da Provedel. Il punteggio non cambierà più. Sarri può sorridere perché in un colpo solo ritrova gioco e punti, per il Napoli di Garcia un brutto stop casalingo che fa perdere il contatto dalla vetta.