La Juventus segna due gol in due minuti, Monza battuto e terzo posto in classifica
Quella tra Juventus e Monza era una partita che per i brianzoli serviva per l'onore, mentre che per i piemontesi rappresentava un viatico per il terzo posto, un obiettivo che adesso sembra essere più vicino dopo la vittoria di oggi arrivata grazie a un primo tempo piuttosto convincente. La Vecchia Signora ha ruggito in due momenti ravvicinati a metà dei primi 45 minuti dopo che a dare il primo colpo era stato dopo pochi minuti Colpani, che però veniva stoppato da un attento Perin.
La traversa colpita da Fagioli a metà del parziale era il preambolo del gol, dopo che solo due ottime chiusure di un ben piazzato Izzo avevano evitato il gol di Milik in due occasioni ravvicinate intorno al 25esimo. La seguente, però, era quella che rompeva il vaso di Pandora. Ed era griffata Chiesa, che dopo aver vinto un rimpallo sfondava sull'out mancino e chiudeva sul primo palo, sorprendendo un poco solerte Sorrentino. La Juve dilagava due minuti dopo con un corner dalla destra sul quale si avventava Alex Sandro, che di spalla siglava il 2-0, ottenendo il suo 16esimo centro con la Vecchia Signora nel giorno del raggiungimento del record di 327 presenze come straniero, le stesse di una leggenda come Pavel Nedved.
Il secondo tempo è stato poi un esercizio al piccolo trotto per la Juventus, con Pinsoglio a ottenere la sua prima presenza in stagione entrando al posto di Perin subito dopo l'intervallo. L'aggressività del Monza era fine a sé stessa, anche perché lo stesso Pinsoglio al 52esimo si esibiva con un salvataggio in tuffo su un tiro ravvicinato di Birindelli, provocando così l'applauso dello Stadium che dopo due minuti rendeva omaggio anche a un tiro di Chiesa che scheggiava il palo. Lo stesso numero 7 veniva poi schermato da Sorrentino dopo un'ottima imbeccata a pallonetto di un ispiratissimo Fagioli, mentre più tardi toccava a Yildiz sprecare una bella occasione in contropiede.
Poi, arrivava il saluto definitivo di Alex Sandro, che riceveva la standing ovation in occasione del cambio con Djaló e lasciava il campo della Juve per l'ultimo volta e visibilmente commosso. Poi, toccava di nuovo a Pinsoglio scaldare lo stadio con una risposta d'istinto su un colpo di testa di Djuric. Era l'ultimo momento degno di nota di un match di fine stagione che ha visto Alex Sandro da capitano alzare la Coppa Italia in cielo davanti a quello che non sarà più il suo pubblico da qui a poco.
Aritmeticamente terza, la Vecchia Signora saluta un'annata tribolata, che a Torino sperano possa non ripetersi. L'anno prossimo, infatti, le ambizioni dovranno essere ben altre.