La Juventus di Giuntoli: le prossime mosse del capo dell'area sportiva
Liberato dopo una lunga trattativa dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis nell'ultimo giorno utile, il 30 giugno cioè la data spartiacque tra la stagione finita e quella che verrà, Cristiano Giuntoli può finalmente raggiungere la Juventus. La presentazione ufficiale avverrà probabilmente con il ritiro del 10 luglio anche se il dirigente è già al lavoro.
Per lui si prospetta un ruolo da capo dell'area sportiva, con direttore sportivo Giovanni Manna e direttore generale Francesco Calvo. Prime mosse, vedersi con l'allenatore Massimiliano Allegri per capire come rivoluzionare la squadra, su quali pedine lavorare per migliorarla, anche in base al gioco che il tecnico vorrà fare, al modulo che vorrà utilizzare. E già su questo punto potrebbero esserci delle novità.
Primo step: cedere gli esuberi
Dopo aver abbassato il monte ingaggi con gli addii degli argentini Di Maria e Paredes e del colombiano Cuadrado. la Juventus deve sfoltire la rosa, a cominciare dai cavalli di ritorno. Kulusevski è stato ceduto al Tottenham, ma mancano ancora da piazzare Zakaria, Arthur e McKennie. Ecco quindi che a Torino si aspettano buone notizie dalla missione inglese di Giovanni Manna che proverà a trovare l'accordo con il West Ham per lo svizzero, mentre per Arthur e McKennie bisognerà inventarsi qualcosa, vista anche la pessima stagione di entrambi in terra d'Albione, il brasiliano ai margini nel Liverpool per via anche di continui infortuni e l'americano poco decisivo a Leeds, con la squadra retrocessa in seconda divisione.
Sfoltire gli ingaggi
Dopo la cessione dei prestiti di ritorno, la Juventus provvederà a sfoltire la rosa dagli ingaggi più pesanti, visti i 120 milioni da recuperare e l'assenza dalle coppe, probabilmente anche dalla Conference se la Juve vorrà trovare una via d'uscita con la Uefa per i suoi processi. In prima fila c'è la cessione di Alex Sandro, per il quale è scattato da poco il rinnovo automatico che porta il giocatore a percepire ora un ingaggio netto di 6 milioni l'anno. In dubbio c'è anche Wojciech Szczęsny che guadagna 6,5 milioni l'anno. Per quanto il portiere polacco sia stimato nell'ambiente, una sua dolorosa cessione sarebbe comunque alleviata dalle buone prestazioni offerte dal secondo Mattia Perin, che al contrario di lui guadagna solo 1,5 milioni l'anni. È chiaro che in caso di titolarità, però, sarà rivisto anche il suo ingaggio verso l'alto. La società ha inoltre comunicato a Bonucci, 6,5 milioni l'anno anche per lui, che è libero di scegliere cosa fare, se proseguire per una stagione a Torino o scegliere di continuare la carriera altrove, non nascondendo che quest'ultima soluzione sarebbe la preferita. Per Bonny ancora non sono arrivate sirene dall'Arabia Saudita, ma il mercato è lungo e non si sa mai.
Il "caso" Pogba e il futuro di Vlahovic e Chiesa
In cima alla lista degli ingaggi top ci sono Pogba e Vlahovic, oltre a Rabiot che ha già rinnovato per un anno. Il primo prende 8 milioni l'anno e visto il contributo offerto la scorsa stagione, complici infiniti problemi fisici, la Juve preferirebbe una cessione. Non il centrocampista però, che a parole e nei fatti ha fatto capire di voler essere protagonista quest'anno, lavorando sodo d'estate e presentandosi per primo alla Continassa. Sembra che un intermediario abbia parlato con alcuni emissari dell'Arabia Saudita per discutere delle condizioni fisiche del giocatore specificando che la Juventus è aperta al trasferimento, ma al momento non sono arrivate offerte.
Diverso il caso di Vlahovic e Chiesa, che il contributo - per la verità non eccelso - l'hanno dato almeno in termini di partite giocate rispetto ai 161 minuti del francese. Per loro un taglio sarebbe giustificato solo dall'esigenza di far cassa e uno dei due potrebbe anche essere ceduto, ma dipende anche dalle offerte che arriveranno. Se per l'azzurro la Juve chiede 60 milioni, per il centravanti serbo vuole partire da una base di 80. Interessati Bayern e Arsenal che però al momento hanno altre priorità nel ruolo.
Gli acquisti: dalle fasce al sogno del Sergente
Sul fronte acquisti la Juventus ha già realizzato il primo colpo con Timothy Weah, terzino/ala prelevato dal Lille. Il figlio di George dovrà dimostrare però di meritare un ruolo da titolare e all'inizio non sarà così scontato. Per la fascia interessa molto anche Fabiano Parisi dell'Empoli. Domani ci sarà un altro summit tra le società per vedere i margini di manovra con la Juventus che propone 7 milioni e una contropartita. A Zanetti piace Ranocchia, ma sono sul piatto anche Miretti e Soulé. Lille e Empoli, squadre di provenienza di Weah e Parisi, sono anche due società con cui Giuntoli ha fatto spesso affari, sembra quindi visibile la sua mano, e il consenso a operazioni già concordate.
Sul fronte centrocampo, con il dubbio Pogba, la Juventus si ripresenterà sicuramente con Rabiot, Fagioli e Locatelli, e coltiva il sogno Milinkovic-Savic, magari se il francese dovesse lasciare. Per il centrocampista in scadenza 2024 Lotito chiede almeno 30 milioni, i bianconeri proveranno a inserire contropartite. A Giuntoli piace però, e non poco, Teun Koopmeiners, che voleva anche a Napoli.
In attacco tutto dipenderà dalle eventuali cessioni. Con Milik riscattato dal Marsiglia, Kean potrebbe essere anche ceduto in caso di offerte e sostituito da Beto dell'Udinese. Con Chiesa partente è facile ipotizzare una sostituzione dell'esterno con Zaniolo (Berardi è più vicino alla Lazio), mentre se dovesse essere ceduto Vlahovic, in prima fila c'è Hojlund dell'Atalanta, ma attenzione perché un pallino di Giuntoli è il canadese Jonathan David, ancora un giocatore di casa Lille.