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L'ottimista Spalletti riabbraccia Zaniolo e su Garcia: "Ingiusti i paragoni col passato"

ANSA
Aggiornato
Luciano Spalletti
Luciano SpallettiAFP
Il ct della nazionale ha assicurato che, a suo modo di vedere, "ogni allenatore porta le sue idee per migliorare la squadra". Sulla presenza nella sua lista dell'ex romanista, invece, il tecnico toscano ha precisato che "non c'era nulla che vietasse di convocarlo".

"Io stimo molto Rudi Garcia, ha fatto vedere di essere una persona perbene ed equilibrata, non è stato giusto fin dal primo momento, fin dalla prima partita, confrontarlo con la squadra del passato".

Ha commentato così Luciano Spalletti, parlando oggi a Coverciano dove è scattato il raduno della Nazionale per preparare le gare con Macedonia del Nord e Ucraina decisive per le qualificazioni ai prossimi Europei,  la situazione del suo predecessore che a Napoli è sull'orlo dell'esonero dopo il ko con l'Empoli. 

Gli ultimi risultati del Napoli
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"Credo sia ingiusto per un allenatore fare sempre confronti con il passato - ha detto ancora l'allenatore del terzo scudetto del Napoli -, ogni tecnico ha le sue idee, la sua storia, va giudicato per il lavoro fatto, per la persona che è, per il tentativo che ha fatto e fa per cercare di migliorare la squadra".

"Quel passato è bellissimo e fa parte di una storia bellissima - ha concluso Spalletti - che il nostro calcio si deve portare dietro perché è stata un'emozione incredibile''. 

Il ritorno di Zaniolo 

''Prima di chiamare Zaniolo ho parlato con la Federazione e con il presidente e non c'era nulla che vietasse di convocarlo".

''Come ha trascorso questo mese Nicolò? Quando sono venute le autorità era molto dispiaciuto, forse lui è non così pulito come chi non ha mai giocato a qualcosa, però ha sempre sostenuto di non aver mai giocato su situazioni incriminate e per cui gli erano stato mosse accuse - ha proseguito il ct azzurro - . E in ogni caso c'è anche da tener conto all'aspetto umano, cerchiamo di stare vicini a questi ragazzi, non li lasciamo soli".

"Paura? Sì, ma..."

"Se provo paura pensando più alla gara con Macedonia del Nord o a quella con l'Ucraina? La paura ce l'abbiamo sempre al fianco, ci camminiamo sempre insieme, bisogna conviverci ma è un'emozione come tante. E ora andiamo a tentare a vincere la prima partita anche perché riuscirci ci darebbe un vantaggio per la seconda".

"Bisogna continuare sulla strada intrapresa - ha aggiunto il ct azzurro - . Contro l'Inghilterra nell'ultima partita, nonostante la sconfitta per 3-1, ho visto molti fasci di luce, non mi sono trovato in un buio intenso. E per preparare questi 180 minuti che valgono la qualificazione lavoreremo sia sul fisico sia sulla testa"

I prossimi incontri degli azzurri
I prossimi incontri degli azzurriFlashscore

I dubbi ad ora sono legati sulle condizioni di Cambiaso (caviglia gonfia), Cristante (affaticamento muscolare) mentre Jorginho, per la prima volta convocato da Spalletti sotto la sua gestione, si è presentato per primo a Coverciano ("segnale di quanto ci tenesse, come già mi aveva detto per telefono") con alcuni punti di sutura sulla testa dopo uno scontro di gioco nell'ultimo match con l'Arsenal. "'Cercheremo di non farlo saltare nei corner", ha sorriso il ct.