L'Atalanta torna a vincere a Lecce: De Ketelaere e Scamacca portano la Dea in Champions
Dopo la sconfitta di Coppa Italia contro la Juventus, riparte dal campo del Lecce l'Atalanta.
Gli orobici hanno vinto 0-2, negando ai giallorossi la possibilità di congedarsi dal pubblico di casa con un risultato positivo.
Con questo risultato la Dea, a prescindere da come andrà contro il Bayer Leverkusen e dalle vittorie che farà la Roma, giocherà la prossima Champions League.
Il primo tempo
Il Lecce è già matematicamente salvo, l'Atalanta ha inevitabilmente la testa alla finale di Europa League di mercoledì.
Si spiega con queste due componenti l'inizio spensierato del match, ricco di palle gol più o meno nitide da una parte e dall'altra.
Apre Mario Pasalic che da due passi non riesce a superare Wladimiro Falcone, perfetto in uscita, replica l'ex Roberto Piccoli in ben due occasioni in cui viene forse tradito dall'emozione di dover segnare alla squadra dove è cresciuto.
Passano i minuti e nonostante la pioggia che limita un po' la precisione del gioco, ci provano un po' tutti: Patrick Dorgu dalla distanza, El Bilal Toure che pecca di altruismo, Nikola Krstovic che si fa respingere il tentativo da Giovanni Bonfanti, Davide Zappacosta che tira bene ma fuori di poco.
La prima frazione, nonostante l'inizio promettente e una rete di Patrick Dorgu arrivata quasi allo scadere (annullata per offside), termina però sullo 0-0.
La ripresa
La seconda frazione si apre con una doppia sostituzione nelle file atalantine: il vice di Gian Piero Gasperini (squalificato) butta nella mischia Charles De Ketelaere ed Ederson per El Bilal Toure e Davide Zappacosta.
Cambio azzeccato: passano neanche due minuti e al primo pallone toccato il belga si invola verso la porta dei pugliesi su imbeccata di Gianluca Scamacca e supera Wladimiro Falcone con un tocco preciso.
Passa una manciata di minuti e la Dea raddoppia: su corner di Alexei Miranchuk, l'errata uscita di Wladimiro Falcone permette a Gianluca Scamacca di colpire di testa in mischia e di depositare nella porta sguarnita.
Isak Hien sfiora lo 0-3 sempre su calcio d'angolo poco dopo, ma nel frattempo il Lecce ne ha inseriti tre: Remi Oudin, Santiago Pierotti e Alexis Blin.
Sul doppio vantaggio dei lombardi i ritmi rallentano drasticamente, sia per la volontà dei bergamaschi di congelare il risultato e sia per l'incapacità dei pugliesi di reagire.
In vista della finale di Dublino, l'Atalanta concede qualche minuto anche a Berat Djimsiti, Michel Adopo e Mitchel Bakker.
A cinque minuti dalla fine il Lecce avrebbe la chance per riaprirla, ma Roberto Piccoli centra il palo interno su una punizione dal limite calciata radente.