L'Atalanta parte male a Salerno, ma l'ingresso di Koopmeiners la trascina alla rimonta
Ci ha messo un po' l'Atalanta ad avere ragione di una Salernitana che ormai al campionato non ha più nulla da chiedere, se non un finale degno a chiusura di una stagione disastrosa. Già retrocessa, la squadra campana ha infatti dato filo da torcere a una squadra che si gioca l'accesso alla finale di Europa League e il quinto posto in campionato. Il lampo di Tchaouna al10', infatti, aveva messo subito in salita il match per la Dea, che prima dell'acuto rivale era andata vicino al gol con Miranchuk, mentre al 23esimo era Lookman a spedire sul fondo un colpo di prima intenzione
Il possesso e il fraseggio degli ospiti, tuttavia, era più sterile che mai, con gli orobici che durante tutto il primo tempo hanno faticato a concretizzare. A inizio ripresa i nerazzurri vedevano Lookman fallire nuovamente da buona posizione dopo uno slalom dei suoi. Sembrava che la porta dei granata fosse stregata, e invece un uomo entrato dagli spogliatoi ha operato lo stravolgimento necessario per portare i tre punti a Bergamo.
Svolta
Il centro del pari al 57esimo di Scamacca, che siglava il decimo gol in 12 partite con un tap-in da vero centravanti in seguito a un'ottima sponda di Pasalic, a sua volta stato imbeccato sulla sinistra da un cross proveniente dall'altro versante da parte di Koopmeiners, l'autentico rivoluzionario del match.
Entrato dalla panchina, infatti, l'olandese pescava poco dopo poi il gran tiro che valeva il vantaggio, infilando il bersaglio da oltre venti metri con un sinistro tagliente che finisce il suo percorso nell'angolo basso alla destra del portiere avversario. Per il numero 7 orobico si trattava del 12esimo centro in Serie A quest'anno, a conferma del suo status di uomo totale per la Dea, nonché di miglior marcatore.
Per vincere, però, la squadra di Gian Piero Gasperini ha avuto bisogno anche di un eroe insperato, quell'Hateboer che a 20 minuti dal termine salvava sulla linea una conclusione quasi a botta sicura di Legowski. A pochi minuti dal novantesimo, era ancora uno scatenato Tchaouna a cercare l'exploit in solitario, e dopo una bella serpentina dalle retrovie cercava il destro, il piede debole, per colpire la porta, ma la sua mira non era precisa.
Era l'ultimo tentativo di una Salernitana disperata, che non è riuscita a frenare le ambizioni di un'Atalanta a sua volta invece vogliosissima di puntare a tutto fino alla fine dell'anno. Sulle ali di un Koopmeiners ormai diventato il più determinante centrocampista della Serie A.