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Koopmeiners: da factotum a miglior centrocampista d'Italia, con il permesso di Calhanoglu

Antonio Moschella
Teun Koopmeiners
Teun KoopmeinersAFP/Canva
Un mancino da attaccante e una sicurezza da leader assoluto. L'olandese della Dea raggiunge Gullit e conquista i galloni di campione affermato

Il fatto che Teun Koopmeiners non giochi in nessuna delle grandi d'Italia, non può impedire che attualmente l'olandese venga magnificato come il centrocampista più importante del campionato. E non si tratta solamente di gol realizzati, ben 12 fino a questo momento, bensì di un'aura da factotum plenipotenziario che il mancino di Castriscum ha conquistato con i fatti. E che fatti. Il gol realizzato ieri contro la Salernitana dopo aver imbastito l'azione del pari di Scamacca ne ha infatti confermato lo status di fromboliere e al contempo uomo decisivo per la squadra di Gian Piero Gasperini, che consapevole di giocarsi tantissimo all'Arechi lo ha inserito poco dopo l'intervallo per ribaltare lo svantaggio accumulato nel primo tempo

Le statistiche di Koopmeiners
Le statistiche di KoopmeinersFlashscore

Dotato di un sinistro spaventoso ma anche di un quoziente intellettivo altissimo, il tulipano è ormai uno dei giocatori più rispettabili del campionato nostrano. E in una fauna di centrocampisti discontinui e senza troppo orientamento, Koopmeiners contende con convinzione lo status di miglior centrocampista del campionato italiano ad Hakan Calhanoglu.

La heat map di Koopmeiners contro la Salernitana
La heat map di Koopmeiners contro la SalernitanaStats Perform/Profimedia

Perché il regista dell'Inter campione d'Italia è stato indubbiamente un elemento chiave per i successi della squadra di Simone Inzaghi, visto il suo doppio lavoro di schermatura e creazione di gioco, oltre che il suo contributo da goleador. L'olandese, però, non gode degli stessi supporti tattici del turco, accompagnato da due dinamo come Barella e Mkhitaryan, oltre a essere spesso costretto a giocare spalle alla porta, una posizione notoriamente più scomoda per creare gioco.

Gullit e oltre

Con la precisa stoccata di ieri a Salerno, il centrocampista orobico ha inoltre raggiunto un record importante che riguarda un suo illustre connazionale. L'ultimo olandese a segnare 12 reti in un campionato di Serie A, infatti, è stato un certo Ruud Gullit, che nella stagione 1994/1995 aveva raggiunto questo traguardo con la maglia del Milan. Quanto fatto finora da Koopmeiners, tuttavia, può essere ancora migliorato, dato che all'Atalanta mancano ancora tre partite per concludere il proprio campionato.

Gasperini, dunque, ha dalla sua una catapulta di prim'ordine ideale per tentare l'assalto al quinto posto che significherebbe la qualificazione diretta in Champions League. Ormai arrivato a un livello di maturità assoluta, il centrocampista olandese è sia un perfetto collante del gioco dinamico della Dea sia il suo miglior finalizzatore, qualcosa che viene confermato dalle statistiche. Capace di inserirsi sempre con i tempi giusti dietro le punte, Koopmeiners è un centravanti ombra ideale, oltre a risultare anche molto abile a dettare i tempi di gioco nella posizione di trequartista ibrido.

Verso la Premier?

L'impressione, arrivati a questo punto, è che l'estate che sta per iniziare lo vedrà al centro di tante voci di mercato, a prescindere da come andrà l'Europeo 2024 con la nazionale olandese. Koopmeiners è un tipo di calciatore adatto alla Premier League, e il passaggio di Arne Slot al Liverpool sembra aver già tracciato una via che porta direttamente ad Anfield. Connazionale del centrocampista, il futuro tecnico dei Reds, campione d'Olanda l'anno scorso col Feyenoord, lo ha avuto per ben quattro anni all'Az Alkmaar, facendolo esordire in prima squadra e dandogli la spinta necessaria per sfondare. 

Per averlo, tuttavia, sembra che la cifra minima si aggiri intorno ai 60 milioni. Niente di impossibile per la dirigenza del club del Merseyside, che non dovrebbe tentennare ad accontentare il suo nuovo allenatore per quello che, a conti fatti, sarebbe un colpo praticamente sicuro. Una sicurezza che, per il momento, Gasperini affiderà quello che con ogni probabilità sarà il rush finale più importante nella storia recente della Dea.