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Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro: il sindaco Sala chiede collaborazione

Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro: il sindaco Sala chiede collaborazione
Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro: il sindaco Sala chiede collaborazioneAFP / ALESSANDRO BREMEC / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Rifiutata la proposta del sindaco di Milano per la ristrutturazione del "Meazza": ora i club pensano al da farsi

Ancora in bilico la questione stadio per Inter e Milan: le due società milanesi, infatti, hanno ufficialmente respinto la proposta del sindaco di Milano Beppe Sala, il quale aveva proposto di concedere a WeBuild la ristrutturazione di San Siro. 

Le due delegazioni hanno giudicato non congrua la valutazione sui costi da 400 milioni di euro, ritenendo inutili i benefici di un tale investimento su una struttura datata e per la quale sarebbe necessario un nuovo intervento tra qualce decina d'anni. 

Al termine del vertice di Palazzo Marino conclusosi con un nulla di fatto, una delle indiscrezioni che hanno immediatamente preso piede - e che è stata ufficializzata da Sala - conduce all'ipotesi di rimettere in piedi il progetto di costruzione di un nuovo impianto esattamente a fianco del “Meazza”. Un progetto che era stato presentato esattamente 5 anni fa e che contemplava la demolizione di San Siro per edificare al suo posto uno stadio nuovo di zecca e aderente alle necessità dei due club di costruire pure edifici adibiti ad uso commerciali: dai ristoranti agli store ufficiali, passando per il museo.

La proposta di Inter e Milan è di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro. Processo molto lungo. Ho rivisto quattro delibere, un dibattito pubblico, una delibera comunale, la resistenza all’idea del referendum. C’è dietro tanto lavoro, non si riparte da zero, ma da una serie di atti già fatti”, ha detto oggi Sala al termine del vertice in Comune

Il fondo RedBird e il patron del Milan Gerry Cardinale spingono da tempo per una soluzione individuale, con un programma già avviato sia in termini di lavori – bonifica e recinzione di terreni acquistati – che di iter burocratico per l'area San Francesco di San Donato Milanese. Entro la fine del mese è prevista la messa in sicurezza della zona nella quale il club rossonero vorrebbe realizzare la sua nuova casa da 70.000 posti. 

E l'Inter, in tutto questo, ancora non si espone e osserva la situazione. Nessun esponente del fondo Oaktree, che a maggio ha rilevato il pacchetto di maggioranza dell'Inter da Steven Zhang, si è espresso sul tema dello stadio. Rimangono però agli atti le recenti dichiarazioni dell'ad corporate Alessandro Antonello sull'ipotesi di realizzare un nuovo stadio nell'ex area Cabassi di Rozzano, in virtù del periodo di esclusiva sui terreni che è stato prorogato fino al 31 gennaio 2025.