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Il ritorno del Como in Serie A sotto l'egida di nuovi proprietari ambiziosi e volti familiari

Harry Dunnett
I tifosi del Como invadono il campo per festeggiare la promozione in Serie A
I tifosi del Como invadono il campo per festeggiare la promozione in Serie AAFP
La squadra lombarda è di nuovo in massima serie dopo 11 anni e inizia la sua avventura con una sfida da sogno contro la Juventus

Non è stato tutto semplice in questi anni per il Como. Dal fallimento di soli cinque anni fa al ritorno in Serie A, il percorso è stato lungo e accidentato. E dopo un'estate di arrivi di grandi nomi da parte degli ambiziosi proprietari dentro e fuori dal campo, c'è la speranza che da qui in poi l'unica strada sia quella della risalita.

La società lombarda ha disputato cinque stagioni consecutive nella massima serie italiana tra il 1984 e il 1989. Prima delle difficoltà finanziarie dei primi anni Duemila, diverse generazioni di comaschi hanno trascorso varie stagioni nella serie cadetta, con possibilità di promozione. L'inizio del declino è da registrare nella stagione 2002/03, quando dopo una sola stagione in Serie A finita con soli 24 punti arrivarono due retrocessioni e il fallimento del 2004. 

Dopo tanti anni di sofferenza ed essere stato messo all'asta nella stagione 2016/17, è arrivata poi la svolta nel 2019, quando ad appropriarsi del club comasco è stato il Djarum Group, una società indonesiana di proprietà dei miliardari Robert e Michael Bambang Hartano. 

Questo è stato il punto di svolta nella storia del Como, la cui gestione è stata affidata a Michael Gandler di SENT Entertainment, le cui ambizioni sono sempre state quelle di fare della società lombarda un "Ajax digitale", utilizzando le sue competenze mediatiche per creare contenuti innovativi sulle sue diverse piattaforme e sviluppare il club a livello commerciale, a livello nazionale e globale. Inoltre, aspira a rivaleggiare con le accademie giovanili dei giganti italiani Inter, Roma e Atalanta.

L'idea non era quella di buttare via una quantità ridicola di denaro e diventare rapidamente una superpotenza come il Manchester City. Gandler, infatti, voleva costruire un progetto nel tempo con idee moderne, pur rispettando le tradizioni e la storia del club. Ma questo non significa che gli mancasse l'ambizione. Il ritorno in Serie A non era solo un sogno. Ed ora è realtà

Cosa aspettarsi

Cinque anni dopo, Gandler ha realizzato la sua profezia secondo cui il Como 1907 sarebbe tornato a essere un club di Serie A e non si è certo adagiato sugli allori. La società ha nominato l'ex assistente dell'allenatore Cesc Fabregas come prima guida e arrivati acquisti di alto profilo come Raphael Varane, Pepe Reina, Andrea Belotti e Alberto Moreno hanno portato il Como al centro dell'attenzione dei media.

In una finestra estiva molto produttiva, il club lombardo ha acquistato 14 giocatori a titolo definitivo o in prestito, dando così riprova di una notevole forza economica in un contesto attualmente poco florido. 

I prossimi incontri del Como
I prossimi incontri del ComoFlashscore

Pur avendo ingaggiato anche una manciata di giocatori meno noti e più giovani, i nomi sopra citati offrono un mix di esperienza e una mentalità vincente indispensabile in uno dei campionati più difficili d'Europa. Saranno tuttavia questi giocatori in grado di mantenersi in forma e di fornire le prestazioni necessarie per salvarsi?

Belotti, ad esempio, è da molto che non vanta la media realizzativa che aveva al Torino. Senza i gol, il centravanti classe 1993 offre poco altro. Un'altra grande preoccupazione è rappresentata dalla forma fisica di Varane, aggravata dall'infortunio subito all'esordio quando il Como ha perso ai rigori contro la Sampdoria nel primo turno di Coppa Italia.

Tuttavia, la sensazione generale intorno al club è di positività. Perché quando si combinano lo splendido scenario del lago di Como, i nuovi giocattoli scintillanti ed ex calciatori di successo, come il tecnico Fabregas e l'azionista Henry, è logico che il progetto attuale emozioni tutti.