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Il punto sulla Serie A: squadre ancora imballate, nuovi acquisti decisivi e la mano di Motta

Massimiliano Macaluso
Thiago Motta
Thiago MottaVALERIO PENNICINO/GETTY IMAGES EUROPE/Getty Images via AFP
Tre grandi temi di discussione dopo la prima giornata della stagione 2024/2025.

Solamente quattro squadre hanno vinto all'esordio in Serie A quest'anno: Atalanta, Juventus, Verona e Lazio (in ordine di differenza reti) sono subito balzate in testa al campionato. Ma risultati a parte ci sono tanti temi da approfondire dopo appena 90 minuti giocati.

Squadre non ancora pronte

Ai nastri di partenza non tutte si sono fatte trovare pronte per il debutto. Principalmente per "colpa" della finestra di calciomercato ancora aperta e destinata a condizionare ancora tanto i venti club di A fino alla sua chiusura, ma anche per condizione fisica e automatismi da trovare.

Certo, alcune squadre non hanno patito gli sforzi della preparazione estiva o il cambio di allenatore, ma molte altre sono sembrate ancora in ritardo oppure incomplete.

Qualche esempio: il Napoli ha dimostrato le perplessità di molti (anche dello stesso Antonio Conte) sull'organico, su cui pesa la mancata cessione di Victor Osimhen; il Milan ha fatto parecchia difficoltà ma ha l'alibi di non avere schierato i nuovi Strahinja Pavlovic, Emerson Royal e Youssouf Fofana (e Alvaro Morata solo nella ripresa); il Bologna rivoluzionato dalle partenze di Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee ha faticato molto, soprattutto a finalizzare; la Roma è apparsa ancora poco lucida e forse troppo legata al futuro di Paulo Dybala.

Nuovi acquisti subito decisivi

Alvaro Morata, Marco Brescianini, Mateo Retegui, Daniel Mosquera, Dailon Rocha Livramento e, seppur parzialmente, Samuel Mbangula: il numero dei nuovi arrivi subito in gol non è altissimo ma è stato comunque determinante per le sorti dei rispettivi club.

Soprattutto per indirizzare i match di Lecce e Verona: al "Via del Mare" l'Atalanta ha vinto 0-4 grazie alle doppiette degli ultimi arrivati alla corte di Gian Piero Gasperini, mentre al "Bentegodi", le ultime due intuizioni di Sean Sogliano si sono subito messe in mostra.

La mano di Thiago Motta

C'era molta attesa per il debutto della Juventus del nuovo allenatore Thiago Motta. E contro il Como il pubblico dello Stadium si è sicuramente divertito, provando a cancellare l'ultimo periodo di gestione Allegri.

Il tecnico italo-brasiliano ha stupito tutti lanciando dal primo minuto il semi-sconosciuto Samuel Mbangula, che al primo tiro verso la porta ha portato in vantaggio i bianconeri nell'incredulità generale, regalandosi la prima gioia in A e con questa maglia.

La squadra, nonostante i tanti tasselli mancanti e i debutti assoluti, a differenza delle prestazioni passate non si è accontentata dell'1-0 ma ha continuato a proporre calcio. E poco importa che l'avversario fosse una neopromossa.

La squadra di casa ha continuato a spingere fino ai secondi finali, quando a partita ormai chiusa e dopo i due pali di Dusan Vlahovic, sono arrivati il 3-0 di Andrea Cambiaso e alcune chance per la quarta rete.