Il Monza espugna lo Stirpe dopo un'infuocata ma incompleta reazione del Frosinone

Fuoco e fiamme allo Stirpe di Frosinone tra i locali e il Monza. Il risultato finale di 2-3 è figlio di una gara confusa nella quale le due rivali si sono contrastate con due moduli speculari e che sono scese in campo con la stessa voglia di competere fino alla fine. Ma al 96esimo a esultare sono stati i brianzoli, i quali hanno sofferto per quasi tutta la ripresa dopo essersi portati sullo 0-3 al 55esimo minuto. Prima era arrivato il guizzo di Danny Mota al 18esimo. Poco prima dell'intervallo era stato Carboni a raddoppiare per gli ospiti, provocando la gioia di mister Palladino in tribuna dopo l'espulsione rimediata a Napoli.

Il Frosinone, che aveva provato ad accendere il motore dopo lo svantaggio iniziale, non raccoglieva quanto meritato, ma non abbassava mai la testa neanche dopo essere finito sotto di ben tre reti. E per giunta in modo molto sfortunato. E trovava la forza per reagire dai suoi uomini più bravi tecnicamente. 

Soulé, nel bene e nel male

Perché la squadra di Eusebio Di Francesco aveva affrontato il match di oggi con il piglio giusto, per lo meno nell'idea di gioco. E dopo essere apparentemente crollata trovava la forza della disperazione anche grazie a Soulé. L'argentino, che poco prima era incappato in una sciagurata scivolata in ripiego che al 55esimo si tramutava nel momentaneo 0-3, si rialzava subito. A dare la scossa prima, però, un'azione solitaria di Harroui che al 56esimo andava via sulla destra e fulminava Sorrentino con una conclusione forte sul primo palo. Decisivo l'errore di posizionamento del sostituto di Di Gregorio, uscito poco prima per infortunio. 

La spinta dello stadio Stirpe aumentava di minuto in minuto e l'euforia dei tifosi contagiava gli uomini di Di Francesco, che venivano trascinati dagli ingressi di Mazzitelli e Caso. Il primo, al 75esimo rubava palla a Pessina e innescava il secondo, steso a terra da D'Ambrosio. A trasformare il calcio di rigore seguente era lo stesso Soulé, che firmava così il suo ottavo centro stagionale. L'arrembaggio finale, però, non premiava la squadra ciociara, che in fondo per quanto dimostrato avrebbe meritato almeno un punto. Ma alla fine ha avuto la meglio il Monza, più concreta e meno arruffona nelle retrovie, nonostante l'assenza in panchina di Palladino.