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Il Milan ospita il Napoli per restare in corsa: enigma Leao nel ritorno di Conte a San Siro

Raffaele R. Riverso
Fonseca e Leao, due portoghesi a Milano
Fonseca e Leao, due portoghesi a MilanoFEDERICO GAMBARINI / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP
La capolista comincia al Meazza un tour de force che si concluderà il prossimo 1 dicembre in casa del Torino, dopo aver affrontato anche Atalanta, Inter e Roma. Dalla sua, il Diavolo proverà a ripartire, dopo lo stop forzato di Bologna, con una vittoria importante.

Reduce da quattro vittorie consecutive e con quattro punti in più dell'Inter campione d'Italia in carica e seconda in classifica, il Napoli di Antonio Conte arriva a San Siro con i favori dei pronostici, ma anche con la necessità di cominciare nel migliore dei modi la prima tappa "alpina" del proprio personalissimo giro d'Italia. 

E già, perché superando il Milan di Paulo Fonseca, gli azzurri affronterebbero con un altro spirito i successivi quattro gran premi della montagna: Atalanta (casa), Inter (fuori), Roma (casa) e Torino (fuori). In mezzo, l'ultima parentesi dell'anno riservata alle nazionali che irromperà di nuovo sul campionato, sebbene a differenze degli avversari - fatta eccezione per il Torino -  i campani non hanno da gestire anche le competizioni europee.

I prossimi incontri del Napoli
I prossimi incontri del NapoliFlashscore

E non c'è dubbio che uno dei fattori principali di questo esaltante avvio di stagione del Napli risieda proprio nella possibilità di poter preparare una partita ogni sette giorni. Un aspetto fondamentale, soprattutto quando cambia l'inquilino della panchina e la squadra ha bisogno di fare proprie le idee del nuovo tecnico: "Nessuno si aspettava avessimo questi punti e fossimo in questa posizione di classifica, noi fin qui il nostro lo abbiamo fatto", ha assicurato Conte dopo il secondo 1-0 consecutivo rifilato al Lecce.

Alla vigilia dell'incontro di San Siro, però, l'ex ct della nazionale ha preferito rimanere in silenzio. Probabilmente perché quello che aveva da dire sul suo prossimo rivale l'aveva già detto, subito dopo la gara contro i pugliesi: "Adesso testa al Milan, che lo scorso anno ci ha distanziato di 19 punti. Si tratta di un test importante contro un top club, a San Siro. Ci andremo nella maniera giusta, con la maturità dimostrata fin qui e con la voglia di confrontarci".

Rebus Leao

Durante la sua analisi sul prossimo rivale della propria squadra, Conte - che torna nello stadio dove ha vinto il suo ultimo scudetto - aveva risposto anche sulla possibilità di costruire una gabbia intorno a Rafa Leao ("il Milan non è solo Leao, ma di sicuro a lui non devi concedere campo"), ma la verità è che il campione portoghese non ha molte probabilità di entrare nell'undici iniziale rossonero.

Fonseca, infatti, sembra essere intenzionato a tirare dritto per la propria strada, quella che, almeno per il momento, non contempla la presenza di Leao nella propria formazione titolare: "Rafa ha lavorato bene, non c'è nessun caso. Tornerà a essere il campione che tutti conosciamo - ha ammesso il tecnico lusitano - . Che gli sta succedendo? Che l'allenatore non lo sta facendo giocare, perché se lo facessi giocare non ci sarebbero problemi. Ma sono cose normali nel calcio, alcuni giocano, altri no. Io penso sempre a diverse cose quando scelgo. Per me questo è molto normale".

I numeri, poveri, di Rafa
I numeri, poveri, di RafaFlashscore

Per molti, invece, non è molto normale che il miglior giocatore in rosa - almeno sulla carta - resti relegato a un secondo piano. Perché se è vero che fino a quando i risultati accompagneranno il Milan, l'affaire rimarrà sotto il tappeto, ma non appena arriveranno le prime curve, non si potrà fare a meno di alzarlo, il tappeto, sebbene in realtà l'obiettivo di Fonseca sia quello di recuperare il proprio fuoriclasse prima che ciò avvenga.

Corsa scudetto

L'ex allenatore della Roma, infatti, è cosciente che se il Milan vuole lottare fino in fondo per lo scudetto non può fare a meno dei gol, dell'imprevedibilità e del cambio di ritmo che dà alla squadra un Leao in forma.

Qualità, le sue, che contro il Napoli potrebbero essere ancora più necessarie, considerata l'assenza per squalifica di Tijjani Reijnders e Theo Hernandez che avrebbero dovuto saltare la gara contro il Bologna e che, invece, si perderanno quella contro la capolista: "Non so se il Napoli è favorito: la classifica dice che è la più forte ed è una delle squadre che può vincere lo scudetto", ha assicurato Fonseca, prima di sottolineare che, però, "anche noi siamo in corsa".

La sfida di San Siro
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