Il Lecce annienta la Salernitana e continua a volare
Lì su in classifica, persino sopra il Napoli campione in carica, c'è una squadra che nessuno si aspettava potesse racimolare sette punti nelle prime tre partite. Si tratta del Lecce di Roberto D'Aversa, che oggi ha fatto il suo dovere contro la Salernitana e, nonostante una diffusa sofferenza nella ripresa, si è imposta per 2-0 ed è adesso al secondo posto insieme alla Juventus.
Primo tempo
Ad aprire le marcature i padroni di casa all’ottavo minuto con un guizzo da vero centravanti Nikola Krstovic segnava il suo secondo gol di seguito, anticipando il proprio marcatore con un movimento sul primo e piazzando il pallone nell’angolo più lontano, di giustezza. Le iniziative del solito Banda sulla sinistra avvicinavano i pugliesi al raddoppio, ma Ochoa era sempre molto attento.
Chi invece falliva l'occasione importante per arrivare al pareggio era capitan Antonio Candreva, che alla fine del primo tempo sprecava una grande occasione dopo l’imbeccata di Kastanos, facendosi ribattere il tiro da Falcone, che poi dopo sarebbe stato grande protagonista.
Secondo tempo
Nella ripresa la Salernitana ha dimostrato di crederci, puntando come al solito sulle folate di Candreva a Kastanos. E a metà del secondo tempo i granata per poco non pareggiano: era Cabral a vedere come una grande parata di Falcone spostava il pallone sul palo, salvando i leccesi. I campani ci credevano fino alla fine, quando dopo l'ennesima iniziativa di Candreva era Cabral a sciupare calciando altissimo da pochi passi.
Poi, i padroni di casa venivano ripagati per la resistenza in una sortita offensiva per scaricare la tensione: un rigore fischiato per mani di un giocatore granata in piena area di rigore dava a Gabriel Strefezza la possibilità di siglare il raddoppio. E il brasiliano non sbagliava, siglando il 2-0 finale.
I giallorossi, adesso, volano sulle ali dell'entusiasmo. Un entusiasmo figlio dell'ennesimo colpo di Pantaleo Corvino, quel Krstovic che a 23 anni e con due gol in altrettante partite è già diventato idolo del Via del Mare. Proprio come il suo illustre connazionale e predecessore Mirko Vucinic, che da qualche parte avrà guardato e profondamente apprezzato.