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Il ds Fabiani su Luis Alberto: "Nessuno ha promesso risoluzioni, i contratti sono fatti per essere rispettati"

Diretta
Angelo Fabiani, ds della Lazio
Angelo Fabiani, ds della LazioProfimedia
Il direttore sportivo della Lazio interviene sul caso del centrocampista che ha parlato di rescissione del contratto dopo la partita vittoriosa di ieri contro la Salernitana.

ll direttore sportivo della Lazio, Angelo Mariano Fabiani, ha risposto alle dichiarazioni di Luis Alberto che ieri, dopo la gara, ha parlato di rescissione: "Sono cose che accadono da quando esiste il calcio, forse era la serata meno adatta ma non posso stare nel cervello di Luis Alberto. Tempo fa - continua Fabiani - con l'avvento di Tudor mi disse che probabilmente lui a fine anno avrebbe preferito cambiare casacca per una serie di motivi, gli dissi davanti al suo procuratore che la Lazio ha il dovere di finire la stagione nel migliore dei modi, poi a fine stagione verrà valutata anche la sua posizione".

Le parole di Fabiani
Le parole di FabianiStats Perform/Profimedia

Fabiani, poi, specifica: "Nessuno ha promesso risoluzioni del contratto, ricordo anche specialmente a me stesso che in estate al ragazzo è stato rinnovato il contratto per quattro anni. C'è stato un momento di frizione, tanto che decise di non partire in ritiro con la squadra, tramite la mediazione mia e del presidente Lotito si arrivò a un accordo firmando il contratto alle condizioni dell'entourage del giocatore. Dopo sei mesi improvvisamente dice che lascia i soldi alla Lazio. I contratti sono fatti per essere rispettati, sia da una parte che dall'altra, è una situazione che va approfondita con calma e serenità". 

Non è piaciuta al direttore l'uscita pubblica del centrocampista: "È chiaro che non passerà inosservata agli occhi della società. Noi non dobbiamo fare la guerra a nessuno, noi siamo per la pace, ma non accettiamo compromessi di alcun genere. Luis Alberto ha ricevuto il rinnovo come voleva, non so cosa sia successo a distanza di sei mesi. Ci parlerò e mi spiegherà i motivi di questa sua esternazione fuori luogo, avrà le sue buone ragioni e le ascolteremo. Trarremo poi le nostre conclusioni".