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I voti al mercato: Milan regina indiscussa, pagheranno le scommesse di Atalanta e Lecce?

Antonio Moschella
Il pagellone del calciomercato: Milan regina indiscussa, Atalanta e Lecce scommettono
Il pagellone del calciomercato: Milan regina indiscussa, Atalanta e Lecce scommettonoAFP
Dopo le tante trattative estive adeso è possibile esprimere un giudizio su come le società di Serie A hanno operto. Su tutte spiccano i rossoneri. Quanto di buono fatto in fase di calciomercato, al momento, è corroborato dai risultati con uno strepitoso inizio di campionato.

Chiuso il calciomercato adesso parlerà il campo. Sarà il pallone a dire chi avrà fatto bene o male nel corso di questa campagna acquisti. Noi, però, non possiamo esimerci a giudicare l’operato delle 20 squadre di serie A, individuando chi ha fatto bene e chi no.

Regina: Milan

Una serie di acquisti strepitosi ma soprattutto funzionali quella dei rossoneri, i quali non hanno affatto sentito la mancanza di un totem come Paolo Maldini in questa sessione di mercato. Gli arrivi di Loftus-Cheek e Pulisic, già titolari e decisivi, abbinati a una scommessa come Reijnders, anch'egli già nell'undici di base, sembrano già aver ripagato la scelta societaria.

Giocatori come Okafor e Chukwueze potrebbero metterci più tempo per integrarsi, ma il Milan ha dato prova di aver saputo sapientemente usare il suo enorme capitale, una parte del quale proveniente dalla lussuosa cessione di Sandro Tonali al Newcastle. L'inizio strepitoso di campionato con tre vittorie su tre certifica l'ottima politica del club rossonero, che ha puntato su giocatori dal profilo internazionale. 

Scommesse: Atalanta, Lecce

A Bergamo, come al solito, puntano a rinnovarsi senza però rivoluzionare l'organico. Innanzitutto l'idea di stimolare Musso, portiere titolare, con la presenza del giovane Carnesecchi, potrebbe portare a un upgrade definitivo dell'argentino, ancora troppo altalenante nonostante un gran potenziale. Poi, dopo l'ottima cessione di Hojlund ed essere riusciti a trattenere Koopmeiners, l'idea Touré è senza dubbio importante, anche se il calciatore dovrà riprendersi da una brutta lesione prima di fare il suo esordio e dimostrare di essere valso i 28 milioni spesi per lui.

In attacco, tuttavia, il ritorno di uno Scamacca voglioso di riconquistare la patria e l'innesto di De Ketelaere possono rappresentare una bomba dall'enorme potenziale. Sia da esplosione sia da implosione, visti i limiti caratteriali di entrambi. Il mercato degli orobici, tuttavia, merita senza dubbio un plauso.

Per quanto riguarda i salentini, invece, tutto è sempre merito di Pantaleo Corvino, uno che all'estero sa pescare fenomeni per pochi soldi e farli crescere rapidamente al Via del Mare. Profili come quello di Almqvist, Ramadani, Krstovic e Rafia - questi ultimi due in gol a Firenze la settimana scorsa - sembrano molto interessanti e promettenti. 

Rimandate: Roma, Lazio, Napoli

Nella Capitale imperano due modi di giocare totalmente diversi, ossia quelli di Mourinho e Sarri, ma l'indole è la stessa e preda degli umori locali. Da un lato il club giallorosso ha deciso di puntare su nomi di un certo tipo puntando su ingaggi pesanti ma senza esborsare nulla per i cartellini. Dall'altro, la società biancoceleste ha voluto scommettere su alcuni profili meno appariscenti per continuare sulla sua scia di squadra in grado di lanciare giocatori dal grande potenziale.

Mourinho, che vede sempre più questionato Rui Patricio, dovrà puntare sull'estro di giocatori come Paredes, Renato Sanches e Dybala che negli ultimi anni hanno giocato meno del previsto per questioni temperamentali e problemi fisici. In attacco la speranza è che Lukaku ritorni a essere quello di due anni fa all'Inter, ma intorno i crossatori mancano ancora, e questo è uno dei principali dubbi sui giallorossi.

Sarri, invece, ha puntato su dei centrocampisti moderni come Guendouzi e Rovella, in cerca di riscatto e di conferma, ma sta già facendo i conti con l'addio di Milinkovic-Savic. Rimpiazzi come Kamada e Pellegrini non sembrano convincere del tutto il tecnico toscano, il quale ogni tanto a partita in corso potrebbe puntare a usare l'arma Castellanos, principale alternativa di ruolo all'intoccabile Immobile. 

Il Napoli campione d'Italia, invece, ha compiuto tre soli acquisti, ed eccetto quello di Lindstrom, un valore importante come ricorda il suo ex allenatore e ha confermato lo stesso Garcia, si tratta di due scommesse. La prima, quella più azzardata, è quella di Natan come sostituto di Kim, miglior centrale dell'anno scorso. Il brasiliano non sembra ancora integrato e per ora è un oggetto indecifrabile. La seconda scommesse è quella di Cajuste, un centrocampista polivalente che sembra avere potenziale ma non potrà impensierire nessun titolare. Un mercato troppo sparagnino e blando per chi deve difendere lo Scudetto.

Bocciate: Empoli, Salernitana, Udinese

I toscani hanno visto andar via Vicario e Parisi, due pilastri dell'anno scorso, e non li hanno sostituiti con valori importanti, almeno sulla carta. La stagione attuale li vedrà senza dubbio battagliare per non retrocedere insieme a una Salernitana che non può contare solo sull'eterno Candreva e il funambolo Dia, già molto spremuti l'anno scorso. All'Arechi sono sbarcati troppi nomi senza un degno curriculum e l'incertezza generale ha preso piede. 

Dicorso simile da fare a Udine, dove l'addio di Beto è stato compensato con l'ingaggio di Lucca, che deve ancora provarsi con continuità in un palcoscenico come la Serie A. La conferma di Samardzic, che alla Dacia Arena sperano non resti in cattività, è una buona notizia, ma nessuno degli altri acquisti lascia per il momento sperare di poter incidere in modo serio nell'undici allenato da Sottil.