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I giovani talenti in prestito dalle big stanno trascinando il Frosinone di Di Francesco

Massimiliano Macaluso
Di Francesco
Di FrancescoProfimedia
L'apporto dei nuovi arrivi si sta rivelando fondamentale per il rendimento della neopromossa in questo inizio di stagione. Oltre a Soule si sono messi in mostra tutti o quasi. E domenica c'è la sfida di S. Siro contro l'Inter.

In pochi avrebbero scommesso che, a questo punto della stagione, il Frosinone di Eusebio Di Francesco sarebbe stato così in alto in classifica in Serie A.

Tra l'altro, non in maniera casuale ma giocando un calcio divertente e coraggioso, sia in casa che in trasferta.

La scommessa estiva del ds Angelozzi, colto di sorpresa dall'addio di Fabio Grosso, è stata quella di puntare su un allenatore dismesso e sottovalutato dopo alcune esperienze negative e su una rosa molto giovane, piena di talenti affamati alla ricerca di un riscatto o un'affermazione personale.

Nonostante le previsioni nefaste di molti addetti ai lavori, che hanno messo la squadra ciociara molto in basso nelle griglie di partenza al momento di immaginare l'andamento della stagione, il Frosinone domenica affronterà l'Inter capolista da undicesima della classe (a +7 sulla zona retrocessione), con un attacco molto prolifico (17 gol come la Juventus) e già quattro vittorie all'attivo, che sarebbero state cinque senza la pazza mezz'ora di Cagliari.

La classifica dopo 11 giornate
La classifica dopo 11 giornateFlashscore

In occasione dell'ultima partita vinta 2-1 contro l'Empoli l'ex allenatore della Roma ha osato schierare ben otto giocatori nati dal 2000 in poi, una mossa che ha portato i suoi frutti vista la prestazione offerta dalla squadra per larghi tratti.

Tra questi Arijon Ibrahimovic e Marvin Cuni, entrambi capaci di regalarsi il primo gol in Serie A e di meritarsi i riflettori della scena.

La strategia sul mercato

La campagna acquisti estiva che ha stravolto la squadra capace di vincere lo scorso campionato di B ha visto arrivare un carico di giovanissimi, molti dei quali mai visti prima d'ora in A, provenienti dalle big.

Dalla Juventus sono infatti approdati Matias Soule, Enzo Barrenechea e Kaio Jorge, dal Bayern Monaco Ibrahimovic e Cuni, dal Real Madrid Reinier, dal Milan Marco Brescianini, dall'Olympique Marsiglia Pol Lirola mentre dal Napoli il 'più anziano' Walid Cheddira, appena prelevato dal Bari.

A parte Kaio Jorge, i sovracitati sono riusciti già tutti a mettersi in mostra, chi più e chi meno.

Al momento, si sono tutte rivelate delle operazioni intelligenti dal punto di vista delle prestazioni, e talune ancor più da quello economico: all'oggettivo vantaggio del Frosinone si aggiunge anche quello dei club ancora proprietari dei cartellini.

Brescianini e Cuni, ad esempio, sono arrivati a titolo gratuito. Anche se i bavaresi hanno saggiamente voluto inserire una percentuale sulla futura rivendita.

Se molte trattative si sono concluse sulla base di semplici prestiti secchi che dunque non garantiranno nient'altro che prestazioni utili nell'immediato, in altre il Frosinone ha inserito un'opzione di acquisto: Ibrahimovic, che è diventato il primo 2005 a segnare in Serie A e che è arrivato dopo Cuni (reduce da un campionato nella terza serie tedesca) potrà essere riscattato a fine stagione per 3,5 milioni di Euro, un potenziale affare. Il Bayern poi potrebbe operare il controriscatto nel 2024 o nel 2025, per oltre 10 milioni.

Ibrahimovic e Cuni
Ibrahimovic e CuniAFP

Il futuro

L'impiego dei giocatori appena citati potrebbe senz'altro condizionare il mercato di gennaio, in cui i giallazzurri aumenteranno le chance  diconvincere anche altre big ad affidare loro migliori prospetti.

E sicuramente anche la finestra estiva, in cui magari potersi permettere di tenere ancora con sè per un'altra stagione coloro i quali non rientreranno alla base per mancanza di spazio, ancor meglio se sfruttando condizioni vantaggiose.