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Gilardino non cerca alibi, Motta crede nel gruppo: "Giocatori forti, per gli avversari è difficile"

Thiago Motta
Thiago Motta ISABELLA BONOTTO / AFP
Il tecnico bianconero parla del cambio di assetto tattico nel secondo tempo e di Vlahovic

Thiago Motta, tecnico della Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria sul campo del Genoa: "Yildiz, venendo a giocare dentro e liberando gli esterni, si è trovato in una situazione migliore per giocare, ma non è stato solo questo a cambiare la partita nella ripresa. Il secondo tempo è stato migliore, è evidente, ma dopo il vantaggio, con i giocatori forti che abbiamo, per gli avversari diventa difficile".

"Noi abbiamo continuato a giocare bene, creando occasioni. Hanno fatto una buona prestazione tutti, sia quelli che hanno iniziato dal primo minuto, sia quelli che sono subentrati. Ho un gruppo di giocatori forti che insieme possono diventare ancora più forti".

Non era mai successo che la Juventus non subisse gol nelle prime sei giornate: "È un dato interessante e importante, siamo una squadra solida. Abbiamo difensori forti, ma la fase difensiva si fa di squadra. Oggi non abbiamo preso gol perché abbiamo difeso insieme, con grande generosità, aiutandosi sempre. Sono contento perché è un dato importantissimo per una squadra che vuole ambire a cose importanti."

E su Vlahovic: "È un leader positivo, anche nella comunicazione e nel linguaggio del corpo. A volte deve migliorare e stare più in sintonia con il gruppo, ma è un ragazzo che dà sempre il massimo. I cambi esistono, ma non è che non sono contento quando l’ho sostituito. Lo vedo sempre bene, è un giocatore molto importante per noi, deve continuare così."

"Subiamo gol e diventiamo fragili"

Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato a Sky Sport dopo il ko per 3-0 contro la Juventus in un Marassi privo di tifosi: "Giocatori come Messias o Ekuban, per le loro qualità fisiche e tecniche, sono importanti ma non possiamo permetterci di crearci alibi. Secondo me il primo tempo è stato buono, poi l'ingenuità di De Winter ha condizionato la partita: quando concedi queste situazioni a certe squadre si aprono spazi e diventa dura". 

"In questo momento quando prendiamo gol diventiamo fragili e possiamo soccombere ma ripeto, il primo tempo è stato buono, proponendo là dove ci lasciava spazio la Juventus. Non dimentichiamoci i giovani di stasera poi: ha esordito dal 1' un 2008, è entrato un 2005...".

Gli expected goals di Genoa-Juve
Gli expected goals di Genoa-JuveFlashscore

Al tecnico rossoblù è stato successivamente chiesto cosa  si può a una squadra in questi momenti difficili: "Che bisogna tenere botta, questo è il nostro campionato di quest'anno. Io lo sapevo bene, sono successe tante cose, inutile continuare a parlarne. Mi riferisco a infortuni e ai giocatori andati via. Nelle difficoltà serve curare più i dettagli, stare al campo invece che 10 ore 15. Basta, è l'unica strada che conosco".

"Ad oggi il giocatore che può fare da raccordo è Miretti, riconosce bene lo spazio, ha controllo orientato in avanti, è un'idea lavorare con lui sotto le due punte. Ora il lavoro sarà la ricerca ed il ritrovare la fase difensiva. Se fai una buona fase difensiva riesci a proporre in un certo modo e ad esaltare anche i giocatori davanti".