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Empoli, D'Aversa: "Non ho ancora deciso chi giocherà con l'Inter, chiedo ai miei grande attenzione"

Diretta
Roberto D'Aversa
Roberto D'AversaAlessandro Sabattini / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
"Questa è una partita che si prepara da sé"

L'Empoli si avvicina alla gara casalinga contro l'Inter in condizioni non ideali e con diversi acciaccati. Confermata l'indisponibilità di Sebastiano Esposito che ha una lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Per l'attaccante sarebbe stata una gara da ex, visto che veste la maglia dei toscani in prestito dall'Inter.

In tale contesto di vigilia, Roberto D'Aversa è intervenuto in conferenza stampa. "Questa è una partita che si prepara da sé - spiega il tecnico dell'Empoli - valuteremo le condizioni dei ragazzi domani mattina, nella sgambatura. L'undici di partenza non è ancora deciso, ci sono più di 24 ore per fare valutazioni. Chiedo ai miei grande attenzione. L'Inter stessa vinceva 4-2, ha rischiato di segnare altri gol, poi ha pareggiato 4-4 con la Juventus. Questo sta a dimostrare che in questo campionato il livello di attenzione deve rimanere lo stesso per 95 minuti".

I precedenti tra Empoli e Inter
I precedenti tra Empoli e InterFlashscore

Domani potrebbe essere l'esordio da titolare di De Sciglio, al posto di Viti in difesa: "Mattia è il nostro giocatore più rappresentativo, si valuta il tutto - non conferma D'Aversa che prosegue - Lui è uno di quelli che non stava benissimo, sul minutaggio suo è dipeso anche da questo. Sicuramente nel momento in cui sta bene può dire la sua, sia per esperienza che per qualità tecniche. Nella lettura è molto bravo, ha tanta qualità".

Sul possibile turnover D'Aversa spiega: "Da ieri a oggi molti ragazzi li ho visti meglio. Bisogna valutare il recupero di una partita, dobbiamo fare le nostre valutazioni. Li ho visti meglio di come mi aspettavo". Dopo l'Inter avrete due sfide contro avversarie dirette, Como e Lecce: "Ragioniamo sull'Inter, poi ragioneremo sugli altri. Fare calcoli non ha senso, può succedere di tutto. L'esperienza di calciatore e quella di allenatore mi ha portato sempre a pensare questo".