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Dopo la Reggina seconda avventura granata per Inzaghi: "La mia Salernitana darà l'anima"

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Filippo Inzaghi
Filippo InzaghiProfimedia
Il tecnico emiliano ha sostituito Paulo Sousa sulla panchina del club campano: "Una squadra con 10 nazionali non deve lottare per la salvezza"

"Siamo una squadra ricca di talento, in grado di potersela giocare su tutti i campi. Posso promettere una squadra che darà l'anima". Lo ha detto Filippo Inzaghi, neo allenatore della Salernitana, nella conferenza stampa di presentazione.

"Giocheremo bene o male, questo non lo so. Credo che questa squadra sia forte, l'anno scorso mi divertiva, non ha perso nessuno e deve ritrovare la sua strada".

"Ora però dobbiamo dimostrarlo sul campo partendo da scontri diretti delicati. Una squadra con dieci nazionali non dovrebbe lottare per non retrocedere".

Alleno da dieci anni - ha aggiunto Inzaghi - e il problema è che i calciatori a volte si sentono meno forti di quelli che sono. Sarà mio compito fargli tirare il massimo, meritandoci l'impegno della società". 

"Delegittimato"

"Oggi presentiamo il nuovo mister. Abbiamo scelto Filippo Inzaghi perché crede fortemente nel valore di questa rosa e nella possibilità di salvezza, ha voglia di fare bene, la mentalità del vincente, è recordman di gol fatti in Europa tra gli italiani, ha la giusta concretezza e semplicità per fare le cose giuste". Così Danilo Iervolino, presidente della Salernitana nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo mister. 

"Qualcosa l'abbiamo sbagliata anche dall'interno. Abbiamo solo comprato e non venduto, siamo decimi per salari in A. Abbiamo già investito circa 65 milioni e per mantenere questa rosa ce ne vorranno altri 20. Nessuno ha investito come questa società qui a Salerno. Siamo al terzo anno di fila in serie A e sono convinto che ci rimarremo".

"Sarebbe da ingrati non ringraziare Sousa e non entrerò in polemica sul fatto che Sousa si era proposto al Napoli né sul fatto che ha delegittimato me e la squadra dicendo che era meno forte o che ha dichiarato che avevamo giocatori sconosciuti. Non commenterò tutto ciò. Per me la cosa più importante è sempre stato il risultato sul rettangolo di gioco. Sousa non è più allenatore perché non avevamo i risultati sperati, tutto qui"