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Di Lorenzo, l'agente svela i motivi della lite: "Conte unico allenatore che poteva farlo rimanere"

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo FRANCO ROMANO/NurPhoto via AFP
Il procuratore Mario Giuffredi racconta gli ultimi mesi del suo assistito e perché ha scelto di restare in azzurro.

Il tecnico Conte aspetta, dopo la fine del ritiro di Dimaro, l'arrivo dei nazionali per la seconda parte a Castel di Sangro, in Abruzzo, da giovedì. 

Tra questi anche Giovanni Di Lorenzo. E proprio il suo caso, nelle settimane scorse, ha tenuto banco in casa degli azzurri. Dopo qualche incertezza sulla sua permanenza e scoppiato di nuovo l'amore tra il Napoli e il suo capitano.

Con una lettera aveva spiegato le sue ragioni e oggi a parlare è il suo procuratore Mario Giuffredi: "Dopo la vittoria dello scudetto - ha detto Giuffredi - Giovanni si è trovato con cambi radicali di allenatore, del ds Giuntoli andato via e c'è stato anche un presidente De Laurentiis molto più vivo nella società. Nessuno si aspettava di fare un campionato da decimo posto. Da parte di Di Lorenzo e dei compagni di squadra, sono stati vissuti momenti difficilissimi, ma pensavano che a un certo punto sarebbero riusciti a rialzarsi, invece le cose peggioravano e ci fu frustrazione, delusione".

"È un ragazzo che ha passato un'annata difficile, che mai pensava di vivere. Di Lorenzo si è anche sostituito un po' ai dirigenti, prendendo parte di tantissimi problemi, non di natura calcistica, tra la società e la squadra. Parlavo sempre con lui e mi disse che se fosse arrivato Antonio Conte sarebbe rimasto, era l'unico allenatore che poteva farlo rimanere".

L'episodio del collasso

Giuffredi narra anche di un episodio: "In Fiorentina-Napoli Di Lorenzo - spiega - non va a giocare la partita, resta in camera perché non stava benissimo; a fine partita, quando la squadra va a prendere il treno, il pullman passa a prendere Di Lorenzo in albergo, provano a chiamare il ragazzo che non risponde al telefono. I dottori entrano nella stanza e trovano il ragazzo collassato. È stato un episodio dovuto al tanto stress. Il giorno dopo, invece, si ritrova scritto sui giornali che Di Lorenzo ha finto di star male perché aveva un accordo con la Juventus e non voleva andare alla partita. Non poteva esserci cosa più ingenerosa di questa. Di quella situazione c'è rimasto male perché, nonostante il club sapesse dell'accaduto, nessuno della società abbia fatto una smentita a quelle voci infondate".

La sostituzione nell'ultima di campionato

Il manager ha citato anche la sostituzione di Di Lorenzo a pochi minuti dalla fine dell'ultimo match in campionato che gli ha portato i fischi del Maradona "cambio deciso - spiega il procuratore - da un allenatore che ha fatto una roba neanche nella fantasia più assoluta si può pensare di fare".

Il manager racconta anche di inizio difficile di Di Lorenzo nel rapporto con il nuovo ds Manna "poi è arrivato Conte - spiega - che mi ha incontrato, mi ha ascoltato lamentarmi per un'ora poi si è posto come un campione, ha capito tutto ciò che era successo. Ci ha dato ragione su determinati aspetti e si è affiancato a me e a Di Lorenzo e che ha fatto di tutto per rimettere tutto a posto".