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De Rossi: "Per il Milan è l'ultima spiaggia. Ndicka? Sta bene"

ANSA
Aggiornato
Daniele De Rossi
Daniele De RossiGetty Images via AFP
Il tecnico della Roma ha ammesso che "è stato bello riscoprirci famiglia in questi momenti. Siamo stati uniti in questo, non c'era una persona che volesse riprendere a giocare"

Un Milan da "ultima spiaggia", una Roma che deve essere più concreta. Daniele De Rossi non si sente per nulla al sicuro, dopo l'1-0 dell'andata a Milano nei quarti di Europa League. Domani all'Olimpico il ritorno, con Bove al posto dello squalificato Cristante ("forse ho sbagliato a dire che giocherà, non deve sentire troppa pressione: ma si merita i minuti che in queste settimane gli ho tolto").

"Sarà un crocevia stagionale del Milan per quanto riguarda gli obiettivi - le parole del tecnico della Roma - . Sanno che devono vincere altrimenti andranno fuori e quindi vivranno questa partita come ultima spiaggia".

Alla Roma dell'andata, dunque, De Rossi chiede una cosa: "Abbiamo giocato una buona partita, ma dovevamo essere più precisi negli ultimi metri. Abbiamo avuto 5-6 situazioni pericolose. Ecco, se domani saremo più concreti, segnare un gol per il Milan sarebbe una bella botta".

De Rossi ha poi lasciato capire che non stravolgera' l'assetto tattico in considerazione delle contromosse del Milan: "All'andata, El Shaarawy a destra può avere avuto un effetto sorpresa - la sua considerazione - . Sì, mi aspetto contromosse da Pioli, ma non dobbiamo perdere troppo tempo a pensare all'avversario, non dobbiamo snaturarci". Quanto alla possibilità di raggiungere la semifinale europeo, "fa parte del nostro percorso verso la felicità"

Ndicka sta bene

"Ndicka? Sta bene, per quanto possa star bene un ragazzo con un problema del genere". Lo ha detto Daniele De Rossi nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan.

A chi gli chiede quale insegnamento si possa trarre dalla decisione di sospendere la partita ha risposto: "Abbiamo ricevuto dei complimenti per una cosa normale, abbiamo gestito insieme quello che ci sembrava automatico e sensato fare".

La lezione di DDR
La lezione di DDRFlashscore - StatsPerform

"Se ne traiamo insegnamento vuol dire che siamo messi male come società... Penso che qualunque allenatore e giocatore avrebbe agito così, perché quando c'è un dubbio come quello, pensando che potesse essere un infarto, per rispetto di tutti non si poteva continuare. Siamo stati uniti in questo, non c'era una persona che volesse riprendere a giocare. È stato bello riscoprirci famiglia in questi momenti".

La gara di Udine

Sulla possibilità di completare la gara di Udine il 25 aprile ha concluso: "Se ne stanno occupando i dirigenti, sappiamo che ci sono poche date ed è una difficoltà per chi organizza, anche se penso che sia un bene perché vuol dire che siamo andati avanti in Europa. Per questo il calcio italiano deve tutelare chi va avanti nelle competizioni e anche le altre, così come la regolarità del campionato".