Continua incessante la marcia dell'Inter, poker alla Salernitana
Ci aveva provato nei primi minuti, Memo Ochoa, a replicare la splendida esibizione dell'anno scorso, quando le sue strepitose parate avevano fermato l'Inter a Salerno. Stavolta, però, la potenza dirompente dei nerazzurri è stata troppa per essere contenuta dalle sue mani, nonostante prima del vantaggio dei padroni di casa il portiere messicano avesse negato loro due volte il gol, una su tutti smanacciando d'istinto per negare il gol a Barella, con la complicità della traversa.
Al 18esimo, però, la partita ha preso l'esito pronosticabile prima del calcio d'inizio, con la firma di un Marcus Thuram sempre più concreto tramite un piattone ben piazzato in seguito a una bella sgroppata di Carlos Augusto sull'out mancino. Il brasiliano non ha fatto rimpiangere Dimarco, uno dei pilastri messi a riposo per il turnover in vista Champions League. Ma la sberla dei francesi stordiva fortemente i campani, incapaci di reagire nell'immediato e puniti due minuti dopo da capitan Lautaro Martinez, che trovava il 20esimo gol stagionale, confermando il suo eccellente status nella stagione attuale.
Il gol del 3-0 era figlio dell'ennesima transizione che vedeva Barella incunearsi in area avversaria per concludere senza successo. Ma il rimpallo favoriva un Dumfries ben piazzato, che firmava il centro che significava la terza mandata alla porta blindata di un match senza storia.
Testa all'Atletico
Dopo l'intervallo, Simone Inzaghi ha deciso di pensare già alla sfida della prossima settimana contro l'Atletico Madrid in Champions. Tre cambi all'ora di gioco e un altro al 67esimo, con Lautaro, Thuram, Mkhitaryan e Calhanoglu messi a riposo, hanno certificato il turnover in corso d'opera di un allenatore consapevole che ormai i giochi erano fatti in questa partita. E consapevole anche del fatto che i suoi uomini hanno ormai acquisito una fiducia e un ritmo spaventosi, da dominatori assoluti del torneo tricolore. Il 4-0 siglato da Arnautovic su assist di Dumfries al 91esimo arrivava poi come sigillo definitivo.
Al piccolo trotto ma con l'autorevolezza di un destriero da grandi corse, la truppa nerazzurra ha affrontato la ripresa dall'alto della sua potenza, realizzando praticamente un esercizio preparatorio dell'incontro che disputerà proprio martedì in casa contro i Colchoneros. Un incontro per il quale passa l'obiettivo più prestigioso della stagione, quello di ben figurare nuovamente in Europa, lo scenario nel quale l'Inter può davvero misurare la sua vera forza mentale, dato che ormai in Italia sembra non essercene più per nessuno.