Come potrebbe giocare l'Inter con Frattesi, non solo un "doppione" di Barella
Se Simone Inzaghi è andato alla ricerca spasmodica di Davide Frattesi, un classe 1999 di certo non tra i più economici in circolazione, ci sarà un perché. E il motivo sarà ben noto soprattutto al tecnico piacentino, il quale però è consapevole che il romano non rappresenta certo per l'Inter un sostituto di Marcelo Brozovic, almeno dal punto di vista tecnico.
Abile a spiccare per il suo moto perpetuo e destro naturale, il centrocampista che ha fatto irruzione in Serie A con la maglia del Sassuolo ha solitamente giocato come interno destro di centrocampo di una mediana a tre, oppure come mediano destro quando il settore nevralgico prevedeva lo schieramento di due sentinelle davanti alla difesa. Molto portato agli inserimenti, Frattesi è un fac simile di Nicolò Barella, con il quale adesso convididerà lo spogliatoio e in teoria anche il campo. Ma in che modo?
Più dinamismo
Ipotizzare un'esclusione dall'undici titolare del sardo, nominato miglior centrocampista della Serie A nella scorsa stagione, sarebbe un esercizio di follia pura. Perché non solo Barella è una dinamo che copre notevoli porzioni di campo senza mai stancarsi, ma è anche dotato di ottime tempistiche nell'inserimento e di un tiro importante. Inoltre, la sua condizione di veterano nerazzurro lo rende un intoccabile come interno destro del centrocampo a cinque di Inzaghi, che dunque potrà utilizzare Frattesi in questo ruolo solo quando vorrà far rifiatare il sardo.
Ciò che fornisce il romano rispetto a Brozovic è ovviamente un notevole dinamismo. E tutto ruota, in tutti i sensi, attorno ad Hakan Calhanoglu, che ormai è costretto ad abbandonare il suo storico ruolo di mezzala sinistra, con più possibilità per calciare nella tre quarti avversaria, per culminare la sua trasformazione in regista. È il turco, infatti, l'unico possibile sostituto del croato dal punto di vista tecnico, e dopo una stagione nella quale ha dimostrato di poter dirigere il traffico verrà confermato in questo ruolo.
L'alternativa a Mkhitaryan
Il dinamismo di Frattesi e le sue capacità di inserimento, dunque, lo rendono una perfetta alternativa a quell' Henrikh Mkhitaryan che alla veneranda età di 34 anni sembra destinato a disputare sempre meno partite, specialmente per via della crescente esigenza fisica e atletica richiesta dal calcio moderno. Un calcio nel quale Frattesi sembra uno degli interpreti moderni più abituati a inserirsi con profitto in zona gol, come dimostrano i sette gol realizzati nella stagione scorsa, suo record personale.
Autore di un gol e un assist nella finalina per il terzo e il quarto posto dell'ultima edizione della Nations League, e per giunta da esterno sinistro, il romano è adesso pronto per il grande salto in una realtà di prim'ordine. La sua indole battagliera e il suo spirito di sacrificio lo rendono un soldato sul quale si può contare al massimo per quanto riguarda l'impegno. I dubbi sono relativi solo alla posizione in campo. Perché un conto è una sola apparizione, per giunta in un centrocampo dove gli altri accompagnanti erano i più 'statici' Cristante e Verratti, e un altro è affermarsi da mezzala sinistra in un'Inter che l'anno prossimo avrà l'obiettivo di vincere lo Scudetto.