Clamoroso: Maldini e Massara lasciano il Milan, manca solo l'ufficialità
Maldini e Massara lasciano il Milan. Il direttore dell'area tecnica e il direttore sportivo rossoneri sarebbero stati esonerati dalla proprietà. Si attende soltanto la comunicazione ufficiale del club. Decisivo l'incontro di questa mattina per delineare il futuro.
L'incontro/scontro
Nel summit svolto in un hotel nel centro di Milano si dovevano abbozzare le idee per delineare il futuro del club rossonero e si sono sin da subito registrate diversità di vedute tra Maldini e il proprietario Gerry Cardinale.
Analizzando al stagione dei rossoneri tra mezzi successi come la semifinale di Champions e fallimenti importanti come la Supercoppa, oltre all'obiettivo minimo raggiunto della qualificazione in Champions League, si sono affrontati temi come i prolungamenti contrattuali di Maignan a quello futuro di Leao ma anche il budget da stanziare per il mercato e le strategie da adottare.
Scontri su budget, ruolo e strategie di mercato: l'ombra di Furlani
Proprio su questi ultimi punti sarebbero arrivate le frizioni tra le due parti, oltre che sui limiti all'autonomia del dirigente. La proprietà non è sembrata soddisfatta degli acquisti della stagione passata e l'ha fatto pesare. Investimenti come Charles De Ketelaere e Divock Origi non hanno infatti dato i risultati sperati sul campo.
A peggiorare la situazione, l'ingerenza del nuovo uomo forte del Milan, il Ceo in ascesa Giorgio Furlani, che Maldini vede come un limite alla sua autonomia gestionale. Da qui la tensione tra il numero uno del Milan, Gerry Cardinale, che è ripartito dopo l'incontro per gli Usa, e l'ex gloria rossonera. Divergenze insanabili che avrebbero portato alla clamorosa rottura.
Il futuro
Per la sostituzione della coppia Maldini-Massara, Cardinale starebbe pensando a una soluzione interna dando più poteri e autonomia a Furlani e affiancandogli il capo scouting Moncada, che gode di grande considerazione all'interno della società. Non cambierebbe quindi la filosofia di mercato: prevalentemente under 25 da affiancare a qualche senatore. Non sarebbe in discussione neanche la permanenza di Pioli, il tecnico dello scudetto rossonero non è ritenuto uno dei principali responsabili del fallimento.
Le reazioni
I giocatori non sembrano aver preso questa notizia benissimo, visto il rapporto che si era instaurato con gli attuali dirigenti. Colonne come Theo Hernandez, convinto proprio da Maldini con un blitz a Ibiza o lo stesso Tonali, che da tifoso rossonero aveva come idolo l'ex terzino del Milan, sembrano piuttosto stupiti dalla decisione della proprietà. Emblematico il post su Twitter di Leao: