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Bonucci: "Conte e Mancini sono i miei modelli, Thiago Motta è un grande tecnico"

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Bonucci parla di Mancini e Conte da ospite al Giffoni Film Festival. Ora lo aspetta una preparazione per diventare allenatore
Bonucci parla di Mancini e Conte da ospite al Giffoni Film Festival. Ora lo aspetta una preparazione per diventare allenatoreProfimedia
L'ex difensore parla al Giffoni Festival: "L'Europeo? E' stato noioso"

Leonardo Bonucci ha parlato ai microfoni del Giffoni Film Festival, dove ha commentato l'ufficialità del nuovo allenatore della Juventus: "Thiago Motta ha una rosa forte, migliorata con gli acquisti fatti. Ci farà divertire e mi auguro che possa tornare a lottare per lo scudetto dalla prima all'ultima giornata. Sono sicuro che dimostrerà il suo valore. Ha le stigmate del grande allenatore".

Un pensiero ai giovani, a cui non viene dato il giusto spazio

Da grande ex Juve Leonardo Bonucci guarda con curiosità e ottimismo al nuovo corso bianconero: l'ex difensore, prima di cominciare a Coverciano la nuova pagina da allenatore, ha parlato dell'Europeo e dei giovani, a cui non viene dato il giusto spazio. "Si stanno disaffezionando al calcio, alcune cose devono cambiare, altrimenti sempre più giovani si allontaneranno da questo sport. Le partite sono troppo lunghe e si pensa troppo al risultato piuttosto che allo spettacolo - ha detto Bonucci -. Si deve tornare al calcio di strada. Deve esserci un ridimensionamento economico. Un ragazzo che guadagna già molto si può perdere facilmente, ha troppe pressioni".

Su Chiesa, Buongiorno, Calafiori e Morata

Chiesa lontano dalla Juve? Non lo so. Credo che anche lui debba capire cosa vuole fare, farsi un esame interiore. Negli ultimi anni ha avuto difficoltà fisiche e caratteriali, ora ha bisogno di fare un step per diventare un top. Mi auguro che sia alla Juventus, però mi auguro che capisca questo step di crescita che deve fare".

Il Napoli con Buongiorno non poteva fare scelta migliore, perché lavorare con Conte sarà importante per diventare uno dei migliori difensori al mondo. Ha le caratteristiche e le qualità per poterlo fare. È intelligente, umile e forte".

"Mi dispiace per il trasferimento di Calafiori all'Arsenal. Mi sarebbe piaciuto vederlo alla Juventus. È un difensore un po' diverso da quello che siamo abituati a vedere. Gioca, ha personalità e si inserisce. Esportiamo un grande giocatore che sarà un punto di riferimento per la Nazionale per i prossimi 15 anni".

"A Morata ho detto che la Coppa degli Europei non poteva passare in mani migliori. Ha fatto una crescita a livello caratteriale importante. Ora si prende sulle spalle le responsabilità. Ha acquisito sicurezza e i gol li ha sempre fatti. Credo che al Milan possa fare veramente bene".

Parole al miele per Antonio Conte

Parole di elogio per Antonio Conte nuovo tecnico del Napoli: "Penso sia la miglior scelta possibile per De Laurentiis. Sono convinto che a Napoli farà un grande lavoro". "Non è un segreto - aggiunge - che la nostra partenza non era stata delle migliori, all'inizio avevo fatto 3 mesi di panchina nonostante la Nazionale.

Le parole di Bonucci
Le parole di BonucciAFP/Opta by Stats Perform

Mi disse che per me alla Juve non c'era spazio e che se volevo potevo andare via, ma lasciare in quel momento per me sarebbe stata una sconfitta. Con umiltà sono rimasto e ho lavorato sodo, sempre a testa bassa. Da quel momento è cominciato il nostro nuovo rapporto". "Antonio è l'allenatore più importante avuto nella mia carriera, un modello per me sia per l'aspetto tattico che per quello motivazionale"

Un altro punto di riferimento è Roberto Mancini - aggiunge - molto diverso da Antonio, sempre pacato, difficilmente alza la voce. Loro sono due esempi di come si può raggiungere lo stesso risultato con modalità differenti. Sono loro i modelli per la mia vita che verrà".

Adesso si prepara per diventare allenatore

Domani primo giorno di preparazione da allenatore: "Voglio essere un allenatore vincente perchè ho un brutto rapporto con la sconfitta. Il mio eroe? Mio figlio. Abbiamo superato un momento molto difficile quando non è stato bene. È in quelle situazioni che capisci davvero quali sono le priorità della vita, perché il calcio può essere importante, ma la vita di tuo figlio è tutta un'altra cosa".