Belotti si sente pronto: "Posso essere d'aiuto", Sousa esalta il suo Candreva
"Mi è mancato tanto essere me stesso, l'anno scorso è stata una stagione difficile senza preparazione e con alcuni infortuni, quest'anno invece ho iniziato subito, ho fatto la preparazione, non ho avuto intoppi e sono al 100%, così posso essere d'aiuto. Ho cercato di dare il contributo, non abbiamo vinto e c'è rammarico perché dovevamo vincere". Così Andrea Belotti a Dazn dopo la doppietta contro la Salernitana. Poi ha fatto capire di non essere soddisfatto del risultato finale: "Quando pareggi in casa davanti ai nostri tifosi non è mai un bel risultato, c'è tanto da lavorare, abbiamo preso due gol e davanti si poteva segnare di più, in casa si deve vincere".
Dopo Belotti ai microfoni di Dazn ha parlato anche Aouar, oggi al suo esordio in Serie A. "È stata una partita difficile per noi e per me, è un nuovo calcio - ha spiegato il centrocampista franco-algerino -. Spero di fare meglio per la squadra, sono contento della partita di oggi e credo che meritavamo di vincere. Dobbiamo imparare a difenderci meglio, ma sono fiducioso per il futuro".
Sousa incensa Candreva
"Ha fatto un gol bellissimo, avere questi giocatori è bello per i tifosi. Candreva è un ragazzo straordinario, a fine partita ha fatto uno sprint di 30-40 metri, questo impegno che ha trascina la squadra e ci fa raggiungere punti preziosi per la salvezza". Così il tecnico della Salernitana, Paulo Sousa, a Dazn, ha commentato la doppietta di Antonio Candreva, decisiva per il 2-2 a Roma.
Poi analizzando la gara ha aggiunto: "Mi è piaciuto tantissimo l'impegno dei ragazzi, era una partita difficile. Mentre quello che mi è piaciuto di meno sono due cose: il risultato, perché sul secondo gol mi dicono che non fosse calcio d'angolo"
Il portoghese si è comunque rammaricato per come è finita la partita: "Avevamo bisogno di freschezza in attacco per poter spingere e non abbassare il blocco come è successo nell'ultimo periodo, quando la Roma ha fatto 4 cambi per portare più uomini dentro la nostra area. In quel momento lì, con giocatori freschi davanti, avevano più possibilità di spingere e potevamo fare più male".