Baroni polemizza per i rigori mentre Palladino si gode Gudmundsson: "Sappiamo che è un campione"
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la prima vittoria conquistata al Franchi contro la Lazio.
Un match deciso da Albert Gudmundsson, che ha siglato una doppietta da calcio di rigore nella ripresa: "Albert lo aspettavamo a braccia aperte. Sappiamo che è un campione, ha grande personalità e talento. È entrato in un momento dove gli spazi erano più aperti e l’abbiamo messo in condizione di far bene. Io aspetto anche quelli che oggi erano in panchina e si allenano con impegno. Dobbiamo diventare forti singolarmente ed essere una squadra solida"
“Credo che sia bello quello che è successo oggi. Cercavamo questa vittoria da tanto tempo, anche nel primo tempo potevamo andare in vantaggio con Colpani. All’interno del gruppo ci sono grandi uomini. Andare sotto e poi ribaltare contro questa Lazio, che ha fatto una buonissima partita, non era facile. Chi è entrato ha cambiato la partita e abbiamo ribaltato meritatamente la partita”.
Il tecnico ex Monza ha concluso spiegando cosa non ha funzionato nel primo tempo: “Eravamo timorosi nel primo tempo. Non voglio mai vedere giocatori timorosi ma gente che ha spirito e coraggio. Eravamo una via di mezzo e questo non deve succedere. Devo migliorare questo aspetto. Nella ripresa abbiamo giocato meglio tecnicamente e siamo riusciti a ribaltare la partita".
"Questa vittoria ci mancava, sono felice e voglio dedicare il successo al nostro Presidente Commisso e ai nostri tifosi, che sono la nostra forza”
"Preferisco prestazioni così che vincere con gare mediocri"
Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha rilasciato un’intervista a DAZN dopo la sconfitta subita sul campo della Fiorentina, spiegando che la partita è stata decisa "solo dagli episodi. Sai quando una squadra fa più possesso, tiri, entrate in area di rigore. Ho fatto più di 1000 partite. Queste sono situazioni contrarie allo spirito del gioco. Un giocatore non può nemmeno più tentare di coprire un cross. Ho una grande passione, guardo tante partite e non vedo mai episodi così. Mi dispiace".
"Dobbiamo modificare anche noi il modo di difendere e stare in area di rigore. Ho parlato di spirito in questo senso. Anche sul primo Gudmundsson ha già spostato la palla, non è un pestone cattivo di Guendouzi. È una situazione al limite. Si può sbagliare tutti ma se si va verso questa direzione diventa difficile per noi allenatori dire ai nostri giocatori come comportarsi. Guendouzi leva il piede, il pallone era stato già giocato”.
Il tecnico biancoceleste ha proseguito parlando del buon approccio della sua squadra: "Non voglio essere polemico, ho già detto quello che dovevo e non voglio ripetermi. Io guardo alla prestazione ed è stata importante, di qualità. La squadra ha sempre ricercato lo sviluppo del gioco e della manovra, peccato perché potevamo anche chiudere. Usciamo fuori con una sconfitta ed è molto doloroso, ma preferisco prestazioni così che vincere con gare mediocri".