Baroni: "Addetti ai lavori ci davano per retrocessi a dicembre, Corvino un lupo come me"
Dopo lo 0-1 di Monza e la salvezza raggiunta dal suo Lecce, mister Marco Baroni (59) ha parlato ai microfoni di DAZN: "E' stato un sentimento forte, ho perso mio padre a maggio ed é la persona più importante della mia vita e avrei voluto guardarlo un'altra volta. Ho pensato a lui, alla squadra, ai direttori, a tutta la società ed ai tifosi. Questi ragazzi sono stati straordinari, se vi ricordate quando eravamo partiti gli addetti ai lavori ci davano già per retrocessi a dicembre. La squadra più giovane, é stata una squadra che se le giocata in tutti i campi con grande compattezza e con un'identità forte. E' giusto festeggiare adesso, abbiamo gestito insieme questo momento alleggerendo molto. E' un gruppo giovane, siamo stati molto bravi tutti e lavorando tanto sulla fiducia e sulla convinzione. Abbiamo dato un senso a questi meriti in settimana, abbiamo rafforzato e oggi se li sono presi tutti".
E' una vittoria del gruppo questa. "E' una vittoria di tutti, quando mi sono buttato in questa avventura ho incontrato Pantaleo Corvino a casa sua e ho visto un lupo come me. Voleva fare qualcosa di importante, ho rivisto il percorso della mia carriera calcistica quando arrivai dalla Roma. Mi si é aperto un sogno, ho lavorato duramente per coronarlo anche da allenatore. E' una condivisione, sono stati tutti fantastici".
In quel momento in ginocchio ha ripercorso tutto la stagione. "E' stata una stagione non facile, ci siamo assunti grandi responsabilità insieme al direttore ed ha preso giocatori senza grandi disponibilità. Abbiamo cambiato quasi totalmente la squadra che aveva vinto il campionato, abbiamo giocato addirittura con Blin difensore centrale ma la squadra ha lavorato fin da subito. Ci ha dato tanta disponibilità e abbiamo cercato di cucire addosso il calcio che poteva fare. A volte sono venute fuori alcune lacune tecniche, c'é stato anche un momento dove facevamo benissimo ma la squadra non riusciva a tenere quel livello di classifica. La squadra non si é mai scoraggiata, ha saputo anche affrontare un periodo negativo dal punto di vista dei risultati ma mai della prestazione. Ho voluto ripercorrere i meriti di questo gruppo e abbiamo dato un significato a questi meriti. Quella di oggi era una partita difficile, abbiamo concesso pochissimo e dopo le cose si ricompensano sempre. Il rigore finale, che non ho guardato, e i compagni hanno consegnato la palla a Colombo che era il più giovane. Quando ho visto questo gesto é stato molto bello".
Il momento più drammatico é stato il rigore per il Monza? "Questa squadra ha il DNA di una squadra che non molla mai, sta sempre dentro la partita e sa affrontare anche le difficoltà. Un campionato fatto da neopromossa e con tanti giovani e ragazzi esordienti, sono dei valori che ha sempre portato a testa alta e con orgoglio".