Allegri guarda avanti: ragionare sul lungo periodo per costruire la Juve del futuro
La vittoria contro la Lazio aveva illuso i tifosi bianconeri che la Juventus fosse già pronta a riprendersi lo scettro di regina d'Italia. E questo Massimiliano Allegri lo aveva capito. Non a caso, alla vigilia della gara contro il Sassuolo, il tecnico toscano aveva assicurato che "bisogna tenere a bada euforia ed entusiasmo. Pensiamo alla partita di domani che sarà complicata e difficile, la troppa positività abbassa l’energia".
Allo stesso tempo, l'allenatore della Vecchia Signora ci aveva tenuto a sottolineare che "la forza di una squadra è quella di avere equilibrio. I risultati si ottengono cosi, una vittoria non ci deve spostare. Ci sono squadre più attrezzate di noi con cui bisogna combattere. A fine anno in base a dove saremo capiremo quanto siamo cresciuti".
Il suo obiettivo era quello di far capire all'ambiente bianconero quanto fosse e sia importante ragionare sul lungo periodo: "Finora non è mai successo con me che la squadra non sia andata in Champions, perché anche l’anno scorso sul campo ci siamo qualificati. Questa rosa per i prossimi anni potrà togliersi nelle soddisfazioni".
Ed è per questa ragione che, dopo la batosta rimediata al Mapei Stadium, tutti hanno ribobinato e riascoltato, con maggiore attenzione, le sue dichiarazioni: "Il mister aveva una sua percezione, lo ascoltiamo sempre. Abbiamo provato a restare sul pezzo. Abbiamo sbagliato mentalmente la partita. Siamo una squadra giovane, dobbiamo far crescere più gente con spirito di leadership, ma la responsabilità va condivisa", ha assicurato capitan Danilo.
Voltare subito pagina, il monito del centrale bianconero. Anche perché il calendario permette di farlo già da stasera: "Serata difficile, ma pensiamo già a martedì. Abbiamo già l'opportunità di fare bene, di tornare a vincere. Questa squadra può ancora crescere, può farlo in termini di leadership. Abbiamo gente che può farlo e proviamo a dare spazio anche a loro".
E non c'è dubbio che ci vorrà una grande prova per battere un Lecce in stato di grazia che si presenta allo Stadium guardando, per la prima volta in uno scotro diretto, i bianconeri dall'alto verso il basso: "Domani sarà una Juventus motivata, dispiaciuta, attenta e arrabbiata. E in porta ci sarà Szczesny", ha assicurato Allegri.
Il portiere della nazionale polacca è reduce dalla disastrosa prestazione contro il Sassuolo, ma il suo allenatore non si sogna nemmeno di metterlo in discussione, sebbene abbia aggiunto che "anche Perin è un grande portiere".
Il più duro di tutto è stato Antonello Cuccureddu che, in dichiarazioni raccolte da tuttojuve.com, ha dichiarato tutta la propria amarezza: "La squadra mi è sembrata allo sbando. A un certo punto non ho più guardato la partita. L'augurio è che questa sconfitta faccia aprire gli occhi a tutti".
L'unico a salvarsi dal naufragio di Reggio Emilia è stato il solito Federico Chiesa sempre più pronto a prendere in mano la squadra e diventarne il leader (ammesso che non lo sia già ora). Ciononostante, senza recuperare la perdura solidità difensiva, il progetto di Allegri per questa stagione ("entrare tra le prime quattro") potrebbe crollare rovinosamente.
“Bisogna tornare alla vittoria e cancellare la brutta sconfitta in casa del Sassuolo dove ci sono stati degli errori individuali", ha ribadito il tecnico livornese che, per l'occasione, ha chiamato a raccolta la propria gente: "Domani (oggi, ndr) troviamo il Lecce, una squadra tecnica, solida e ancora imbattuta e avremo bisogno anche dei nostri tifosi per ripartire bene".