Alex Sandro pasticcia e Giannetti giustizia la Juve, l'Udinese espugna l'Allianz
Lautaro Giannetti non sarà un goleador come il suo omonimo Martinez, capitano e centravanti dell'Inter, ma ha saputo come far male alla Juventus sotto porta. Il suo guizzo, arrivato al 25esimo minuto del primo tempo, è stato decisivo per regalare all'Udinese un'inaspettata vittoria all'Allianz Arena. Un trionfo fuori dai pronostici ma arrivato col sudore di tutta la squadra friulana, andata avanti con un centro di un difensore e tenuta a galla dal portiere, quell'Okoye che in tutto il primo tempo, prima e dopo il gol del vantaggio, è stato deciso in ogni intervento, su tutti uno su Milik.
La sconfitta interna della squadra di Massimiliano Allegri è di quelle che fanno male, perché arriva dopo l'ennesima vittoria dell'Inter e dopo un trionfo del Milan. Due situazioni parallele che peggiorano la classifica bianconera, che adesso vede i nerazzurri con sette punti in più in cima e i rossoneri a una sola lunghezza alle calcagna. E dire che nella stagione in corsa l'allenatore bianconero aveva subodorato che Alex Sandro non fosse ormai più in grado di essere incisivo. Perché è stato proprio un goffo intervento del brasiliano, sostituto obbligato del connazionale Danilo, squalificato, a favorire il gol di Giannetti, che si trovava sul mancino un pallone da spingere in porta da tre metri dopo un cross di Thauvin troppo lungo ma reso concreto dal difensore verdeoro.
Resistenza friulana
Dopo che nel primo tempo i bianconeri avevano provato a reagire, con Chiesa e Cambiado a immettere cross su cross per il solo Milik, che non faceva rimpiangere Vlahovic per impegno e presenza, la ripresa vedeva i padroni di casa continuare con lo stesso canovaccio tattico. Ma la resistenza friulana era di quelle ostiche e ordinate, con la difesa a tre e il centrocampo a cinque a fare da guardia in modo rognoso, persistente e deciso.
A metà del secondo tempo le cose sembravano finalmente prendere una piega diversa per la Juventus, che trovava il gol del pari con un colpo di testa di Milik, che finalmente trovava il bersaglio grosso, in seguito a un corner. Il centro, tuttavia, veniva annullato in quanto la traiettoria del cross di Chiesa dalla destra aveva sbordato in linea d'aria. L'ingresso del funambolo Yildiz non cambiava l'ordine delle cose in campo, con il turco che sciupa un'importante occasione all'82esimo.
Le fiammate sporadiche non servivano ai padroni di casa, incapaci di trovare il corridoio giusto per infrangere la muraglia comandata proprio da quel Giannetti che, consapevole dell'importanza del suo gol, lo ha difeso strenuamente per regalare ai suoi un trionfo storico. Un trionfo che permette all'Inter di organizzare la prima fuga dell'anno e che porta l'Udinese stessa a tre punti sopra la zona retrocessione.