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Sandro Tonali si racconta dopo la squalifica: "Ora sono me stesso, tornare è stato fantastico"

Sandro Tonali applaude i tifosi del Newcastle dopo la vittoria in rimonta contro il Wolverhampton
Sandro Tonali applaude i tifosi del Newcastle dopo la vittoria in rimonta contro il WolverhamptonAFP / CARL RECINE / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Il centrocampista del Newcastle ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato del suo periodo di assenza dal campo e del suo ritorno

Sandro Tonali è tornato dopo 10 mesi di squalifica, sentendosi più vivo e felice che mai. I ricordi di un periodo buio sono ormai alle spalle, con il centrocampista azzurro ormai tornato al lavoro con il suo Newcastle: "Il calcio mi è mancato, tornare è stata una sensazione fantastica". 

L'ex centrocampista del Milan si è raccontato a Sky Sport UK, parlando della sua trasformazione dopo la squalifica per scommesse, che l’ha tenuto 10 mesi lontano dal calcio. Una sospensione pesante per Tonali, tornato in campo a fine agosto dopo i giorni bui dello scandalo scommesse, giocando due partite coi Magpies e due gare eccellenti con l’Italia prima di tornare in Premier League dopo la sosta e contribuire ieri alla vittoria in rimonta del Newcastle sul Wolverhampton entrando nella ripresa. 

Prima di questa squalifica ero due persone diverse” racconta l'azzurro in lingua inglese nella seconda intervista rilasciata dopo il rientro in campo: “Avevo una vita a casa, con la mia famiglia, e una al campo di allenamento - racconta -. Lì ero molto timido, non parlavo praticamente con nessuno. Coi miei compagni, ovviamente, ma anche in allenamento per me era difficile parlare con lo staff. Adesso è completamente diverso, anche perché sento di essere sempre la stessa persona. Sono Sandro quando parlo con l’allenatore, quando parlo con i miei compagni, quando parlo con lo staff, quando gioco, quando sono in famiglia, quando torno in Italia. Sono Sandro, semplicemente Sandro”. 

Una nuova era per Sandro Tonali, il quale ripete più volte di aver imparato dai propri errori, di aver visto quanto è diverso il calcio impegnandosi in allenamento senza però poter giocare la domenica. “Ho perso 10 mesi di partite e il calcio mi è mancato: lo stadio, il campo, tutte le emozioni che si provano”.

È stata una sorpresa per me quanto tutti a Newcastle mi siano stati vicino - conclude l'ex Milan -: ero nuovo, in città da soli due mesi, ma ogni persona, sia in squadra che tra i tifosi, mi ha supportato al 100%. Tra i miei compagni, Bruno Guimãraes e Joelinton sono probabilmente quelli che mi sono stati più vicini, assieme a Trippier e al capitano Lascelles. Tornare è stata una sensazione fantastica, come vedere i tifosi impazzire per me. Adesso mi sento bene, mi sento finalmente bene”.